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Comitato per l’esame degli atti dell’Unione europea nella fase ascendente


Presso il CNEL è stato istituito il Comitato per l’esame degli atti dell’Unione europea nella fase ascendente, con Determina del Presidente n. 376 del 24 febbraio 2021, in attuazione dell’articolo 28 della legge 234/2012, “Partecipazione delle parti sociali delle categorie produttive alle decisioni relative alla formazione di atti dell'Unione europea”, che regola i rapporti del nostro Paese con l’UE e punta a rafforzare la partecipazione dell’Italia al processo normativo europeo e migliorare la capacità di rispettare le norme dell’Unione adottate nel nostro Paese.

In base al citato articolo 28, rubricato Partecipazione delle parti sociali e delle categorie produttive alle decisioni relative alla formazione di atti dell'Unione europea, “1. Il Presidente del Consiglio dei Ministri o il Ministro per gli affari europei assicura il più ampio coinvolgimento delle parti sociali e delle categorie produttive nella fase di formazione della posizione italiana su iniziative dell'Unione europea. 

A questo scopo- il Comitato tecnico di valutazione nonché le amministrazioni interessate possono svolgere, anche mediante il ricorso a strumenti telematici, consultazioni delle parti sociali e delle categorie produttive. 2. Il Presidente del Consiglio dei Ministri o il Ministro per gli affari europei trasmette al Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (CNEL) i progetti e gli atti di cui all'articolo 6, riguardanti materie di particolare interesse economico e sociale.  Il CNEL può far pervenire alle Camere e al Governo le valutazioni e i contributi che ritiene opportuni, ai sensi degli articoli 10 e 12 della legge 30 dicembre 1986, n. 936. A tale fine il CNEL può istituire, secondo le norme del proprio ordinamento, uno o più comitati per l'esame degli atti dell'Unione europea. 3. Al fine di assicurare un più ampio coinvolgimento delle parti sociali e delle categorie produttive il Presidente del Consiglio dei Ministri o il Ministro per gli affari europei organizza, in collaborazione con il CNEL, apposite sessioni di studio ai cui lavori possono essere invitati anche le associazioni nazionali dei comuni, delle province e delle comunità montane e ogni altro soggetto interessato”.

Il disposto normativo, mutuando gli strumenti di partecipazione del Comitato economico e sociale dell’Unione all’iter normativo europeo, attribuisce al CNEL la facoltà di partecipare alla formazione della posizione italiana su iniziative dell'Unione europea e individua nel Comitato lo strumento tecnico per il coinvolgimento delle parti sociali nell’esame dei progetti e degli atti europei riguardanti materie di particolare interesse economico e sociale, trasmessi al CNEL con flusso continuo dal Dipartimento Politiche  Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

L’esame degli Atti della UE costituisce quindi per il Cnel l’azione propedeutica alla partecipazione all’iter normativo europeo attraverso la funzione consultiva alle Camere e al Governo.

Il Comitato si riunisce ogni due settimane, la riunione di insediamento si è svolta il 2 marzo 2021.

Il Comitato prende in esame gli Atti europei, nella maggior parte dei casi in fieri, individua quelli di interesse in base ai temi trattati, e predispone, anche con l’ausilio degli altri Consiglieri CNEL, gli schemi di parere che vengono sottoposti all’approvazione dell’Assemblea mensile del CNEL e trasmessi ai Presidenti di Camera e Senato, al Presidente del Consiglio dei ministri e al Sottosegretario con delega alle Politiche europee, oltreché agli uffici amministrativi del Dipartimento politiche europee presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, al fine di contribuire alla formazione della posizione italiana sugli Atti dell’UE.