In occasione del 100° anniversario dalla fondazione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) al CNEL, il 26 settembre (ore 9.00-17.00), si terrà un seminario internazionale su “Rafforzare il ruolo e l’impatto delle istituzioni nazionali del dialogo sociale”.
L’evento, organizzato dalla OIL e dal Cnel in collaborazione con AICESIS, rappresenta un importante momento di incontro e confronto tra i rappresentanti delle istituzioni nazionali del dialogo sociale (INDS), come il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro. Nel mondo, infatti, dei 187 Stati membri dell’OIL, 161 (l’85%) hanno istituzioni nazionali del dialogo sociale con competenze generali, oltre ad alcuni meccanismi che si focalizzano su tematiche specifiche come la sicurezza sociale o la fissazione dei salari. Il mandato, la composizione, il metodo di lavoro, le risorse e le capacità tecniche delle INDS variano molto da Paese a Paese, così come la loro efficacia e il loro impatto.
Molte istituzioni nazionali del dialogo sociale fanno fatica ad affermare il loro ruolo nei meccanismi di governance e nella definizione delle politiche. Alcune di esse sono state messe sotto pressione, specialmente durante periodi di crisi economica o di transizione, o elusi dai governi, minando così la fiducia delle parti sociali nella definizione delle politiche pubbliche e mettendo in pericolo la sostenibilità delle riforme.
“I diritti sociali sui quali l’ILO in questo anno di celebrazioni ha contributo ad alimentare discussioni e approfondimenti, devono diventare patrimonio universale di tutti i lavoratori, non solo dei lavoratori ‘tradizionali’ ma anche dei nuovi lavori. E questo deve riguardare anche le regole del commercio internazionale. Il dialogo sociale, in questo senso, è uno strumento fondamentale per l’affermazione di questi principi”, afferma Tiziano Treu, presidente CNEL.
In molti Paesi, le istituzioni del dialogo sociale hanno fronteggiato con successo queste crisi. In diversi paesi, le istituzioni non si incontrano regolarmente e gli accordi adottati non sono applicati correttamente. In altri, le istituzioni nazionali del dialogo sociale sono state disattivate. Altri paesi hanno compiuto sforzi per riformare le istituzioni nazionali del dialogo sociale, con l’obiettivo di ridefinirne il ruolo, la composizione, e ampliarne il mandato.
Le istituzioni del dialogo sociale sono state istituite diversi decenni fa, in un contesto socio-economico differente da quello attuale. Da allora, il mondo del lavoro ha subito profonde trasformazioni che hanno avuto un impatto sugli attori del dialogo sociale e sulla governance del mercato del lavoro. Questi cambiamenti continueranno e potrebbero intensificarsi nel futuro. Le istituzioni del dialogo sociale esistenti stanno cercando di identificare nuovi ruoli, con l’obiettivo di affrontare queste nuove sfide. Per questa ragione, è necessario rivitalizzare le istituzioni nazionali del dialogo sociale affinché rimangano pertinenti, efficaci e adeguate alla loro finalità, e contribuiscano pienamente al raggiungimento di un lavoro dignitoso e della giustizia sociale per tutti.
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