“Promuovere lo sviluppo sostenibile e diffondere la digitalizzazione sono obiettivi fondamentali per tutti i Paesi, ma in particolare per quelli del Mediterraneo che sono più direttamente esposti alle crisi ambientali e socioeconomiche. Occorre promuovere azioni comuni tra i nostri Paesi. Per raggiungere tali obiettivi bisogna attivare sistemi coordinati di raccolta dati e monitoraggio per seguire l’andamento della crisi, rafforzare strumenti di trasferimento tecnologico specie a favore delle Pmi, favorire lo scambio di politiche energetiche comuni, per le quali i nostri Paesi hanno grandi opportunità, diffondere le migliori pratiche in queste materie. Il ddl di Bilancio prevede la costituzione nel Mezzogiorno d’Italia di ecosistemi per l’innovazione, uno strumento che può essere di esempio anche per gli Stati della Riva sud del Mediterraneo”.
Lo ha detto il presidente del CNEL, Tiziano Treu, intervenendo al vertice dei Consigli Economici e Sociali della Regione mediterranea, organizzato in videoconferenza dal Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) e dal CES del Marocco, che ha visto la presenza di un centinaio di partecipanti per “promuovere una maggiore comprensione delle principali questioni che interessano la società civile organizzata nell’area Euromed e discutere le comuni sfide da affrontare”.
“Condividiamo pienamente le linee individuate dal CESE e ribadiamo due condizioni fondamentali per il perseguimento di queste finalità, la prima è la capacità della Pubblica Amministrazione di agire in maniera spedita ed efficiente, la seconda è la concertazione con tutte le parti sociali coinvolte”, ha aggiunto.
L’incontro si è concluso con l’adozione di una dichiarazione finale contenente raccomandazioni da inviare alle autorità politiche dei Paesi coinvolti nei vertici ministeriali Euromed come contributo della società civile della Regione.