“Riforma della governance europea e semplificazione dei processi decisionali; aumento delle risorse comunitarie; convergenza politica per una UE più integrata su materie fondamentali e capace di rispondere con maggior efficacia alle sfide attuali; applicazione vincolante per i Paesi membri dei principi contenuti nel Pilastro Europeo dei Diritti Sociali”.
Sono le 4 proposte sul futuro dell’Europa contenute in un documento approvato dall’Assemblea del CNEL nell’ultima seduta del 2020 in vista della Conferenza in programma nel 2021.
“L’Unione Europea di oggi è molto diversa da quella che esisteva prima della pandemia Covid 19. Paradossalmente la drammatica crisi sanitaria si è trasformata in occasione per voltar pagina rispetto al passato, spingendo l’Unione a compiere, negli ultimi mesi, scelte inedite e finora impensabili. Ma adesso è indispensabile aprire una stagione di riforme - si legge nel documento - Il CNEL ha accolto con favore le misure fin qui adottate dalla UE: la sospensione delle regole del Patto di Stabilità con l’attivazione della clausola di salvaguardia; l’approvazione temporanea agli aiuti di Stato; la flessibilità dei Fondi europei; l’energica azione della BCE che si è sostanzialmente comportata come una banca centrale assicurando la sostenibilità dei debiti sovrani; il SURE per la salvaguardia occupazionale; il MES per le spese sanitarie e, soprattutto, il NextGeneration EU, rilevante strumento di medio periodo per la realizzazione di una Europa resiliente, green e digitalizzata”.
“Durante la Pandemia sono stati fatti importanti passi avanti, ma siamo appena all’inizio, la strada da percorrere è ancora lunga e non sarà facile superare le tante difficoltà perché in alcuni Paesi membri non c’è la volontà di adeguare le istituzioni ai nuovi compiti dell’Unione e quindi apportare cambiamenti ai trattati - dichiara il consigliere del CNEL Gian Paolo Gualaccini - L’occasione della ‘Conferenza sul futuro dell’Europa’ è la circostanza adeguata”.