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mercoledì 26 febbraio 2025

RASSEGNA STAMPA RAGIONATA DEL 26/02/2025

mercoledì 26 febbraio 2025

ASSEMBLEA CNEL APPROVA DOCUMENTO DI OSSERVAZIONI E PROPOSTE SU MADE IN ITALY E POLITICHE INDUSTRIALI

mercoledì 26 febbraio 2025

IN ASSEMBLEA CNEL UN PARERE SULL’ATTO UE “BUSSOLA PER LA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA”

mercoledì 26 febbraio 2025

SI È SVOLTA OGGI L’ASSEMBLEA DEL CNEL

mercoledì 26 febbraio 2025

COMUNICATO STAMPA N.121 DEL 26 FEBBRAIO 2025 - SI È SVOLTA OGGI L’ASSEMBLEA DEL CNEL

mercoledì 26 febbraio 2025

COMUNICATO STAMPA N.122 DEL 26 FEBBRAIO 2025 - MADE IN ITALY E POLITICHE INDUSTRIALI. CNEL APPROVA DOCUMENTO DI OSSERVAZIONI E PROPOSTE

mercoledì 26 febbraio 2025

COMUNICATO STAMPA N.123 DEL 26 FEBBRAIO 2025 - CNEL: BUSSOLA PER COMPETITIVITÀ RAFFORZA UE NEL CONTESTO GLOBALE

mercoledì 26 febbraio 2025

BRUNETTA: BENE APPROVAZIONE ALLA CAMERA DDL PARTECIPAZIONE LAVORATORI A IMPRESA

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PARI OPPORTUNITÀ, TREU: “IL PRINCIPIO DI PARITÀ DI GENERE DEVE PASSARE ANCHE DALLA COMUNICAZIONE"

PARI OPPORTUNITÀ, TREU: “IL PRINCIPIO DI PARITÀ DI GENERE DEVE PASSARE ANCHE DALLA COMUNICAZIONE"

18 gennaio 2022

“Sono personalmente convinto che questo principio della parità, su cui da tempo il CNEL promuove molte iniziative, debba diventare un messaggio fondamentale da parte anche dei mezzi di comunicazione".

Lo ha affermato il presidente del CNEL, Tiziano Treu, a margine della cerimonia della firma del memorandum di intesa "No women no panel - senza donne non se ne parla", avvenuta oggi a Roma, nella sede Rai di Viale Mazzini, a cui sono intervenute, tra numerosi esponenti istituzionali, la Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, e la presidente della Rai Marinella Soldi. I lavori sono stati introdotti e coordinati dalla direttrice Tg3 Simona Sala

“La parità di genere, nonostante la tutela costituzionale e le disposizioni di legge emanate negli anni, nei fatti resta ancora inattuata in particolare per quel che riguarda l’uguaglianza retributiva e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Un evidente segnale del ritardo con cui in Italia si è cominciato a ragionare seriamente sugli impatti negativi, che derivano dalla scarsa rappresentanza delle donne, risiede anche nella carenza di infrastrutture sociali, come asili nido o strumenti di cura delle persone anziane o disabili, che potrebbero supportare l’occupazione femminile. Un dato, questo, che è stato confermato dalla consultazione pubblica svolta dal CNEL nel 2021 a cui hanno partecipato oltre 28mila persone, di cui oltre il 60% giovani”.