L’Assemblea del CNEL, presieduta dal presidente Tiziano Treu alla presenza del segretario generale Mauro Nori, nell’ultima seduta ha discusso e approvato tutti i punti previsti all’ordine del giorno.
Tra questi, si segnalano, nel programma dell’attività del CNEL, la “Consultazione pubblica sul futuro dell’Europa e sulla rappresentanza dei giovani” e un parere sul Piano d’azione per l’Economia sociale della Commissione UE, redatto dal Comitato del CNEL per l’esame degli atti dell’Unione europea, coordinato dal consigliere Gian Paolo Gualaccini.
“Da questa ulteriore crisi legata alla guerra uscirà un’Europa nuova di cui i giovani saranno i veri protagonisti. In questo momento storico delicato abbiamo il dovere morale di metterli al centro non solo delle scelte politiche nazionali ma anche europee - ha dichiarato il presidente Treu - Per farlo è necessario ascoltarli, raccogliere le loro ansie e aspettative, dare loro voce sui principali problemi che incontrano nella vita quotidiana, dalla mobilità allo studio, dal lavoro alla previdenza. Per questo abbiamo varato la consultazione. In una fase preliminare abbiamo già ascoltato le sezioni giovanili di tutte le forze sociali rappresentante al CNEL. I risultati confluiranno in un ddl sulle priorità per un nuovo patto generazionale e nuove modalità di coinvolgimento dei giovani nei processi decisionali pubblici”.
“Il Piano della Commissione UE rappresenta finalmente un salto di qualità nella concezione e nel ruolo dell’economia sociale non profit, chiamata a essere al centro di un nuovo modello di Europa sociale e produttiva. L’economia sociale, che persegue un ‘interesse generale’ o ‘interesse collettivo’ o ‘bene comune’ in molteplici settori di attività, ha la potenzialità di ridisegnare l’economia europea post Covid attraverso modelli economici inclusivi e sostenibili capaci di operare una trasformazione complessiva più sociale e più equa - ha evidenziato il consigliere Gualaccini - Il CNEL si impegna a monitorare e seguire l’attuazione delle principali azioni descritte nel piano che ha un orizzonte fino al 2030. In questo lavoro, che è l’oggetto dell’Accordo Interistituzionale CNEL-MEF sull’economia sociale, il CNEL si avvarrà anche, attraverso un protocollo, della collaborazione e dell’esperienza di EURICSE per approfondire e valorizzare una corretta implementazione delle azioni previste dall’Action Plan for Social Economy e valutarne l’impatto sociale e produttivo. Questi sono questi i principali punti chiave del protocollo Euricse-CNEL, che rappresenta la volontà dei due soggetti nel cooperare per diffondere la crescita del settore e misurarne l’impatto sociale e produttivo. Una convenzione d’intenti, che consolida di fatto una collaborazione che i due enti hanno già avviato da tempo”.