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mercoledì 26 febbraio 2025

RASSEGNA STAMPA RAGIONATA DEL 26/02/2025

mercoledì 26 febbraio 2025

ASSEMBLEA CNEL APPROVA DOCUMENTO DI OSSERVAZIONI E PROPOSTE SU MADE IN ITALY E POLITICHE INDUSTRIALI

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IN ASSEMBLEA CNEL UN PARERE SULL’ATTO UE “BUSSOLA PER LA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA”

mercoledì 26 febbraio 2025

SI È SVOLTA OGGI L’ASSEMBLEA DEL CNEL

mercoledì 26 febbraio 2025

COMUNICATO STAMPA N.121 DEL 26 FEBBRAIO 2025 - SI È SVOLTA OGGI L’ASSEMBLEA DEL CNEL

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COMUNICATO STAMPA N.122 DEL 26 FEBBRAIO 2025 - MADE IN ITALY E POLITICHE INDUSTRIALI. CNEL APPROVA DOCUMENTO DI OSSERVAZIONI E PROPOSTE

mercoledì 26 febbraio 2025

COMUNICATO STAMPA N.123 DEL 26 FEBBRAIO 2025 - CNEL: BUSSOLA PER COMPETITIVITÀ RAFFORZA UE NEL CONTESTO GLOBALE

mercoledì 26 febbraio 2025

BRUNETTA: BENE APPROVAZIONE ALLA CAMERA DDL PARTECIPAZIONE LAVORATORI A IMPRESA

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TREU, TUTELE DI BASE COMUNI A TUTTI I CONTRATTI

TREU, TUTELE DI BASE COMUNI A TUTTI I CONTRATTI

16 maggio 2018


I grandi cambiamenti che stanno interessando il lavoro richiedono una rapida rimodulazione dei contratti. Su questo tema e sul nuovo ruolo del CNEL ne ha parlato il Presidente Tiziano Treu alla trasmissione “Global. Tutto è economia” a Radio 1 Rai intervistato da Giovanni Sperandeu.

“Il nostro rapporto sul mercato del lavoro monitora e sta analizzando le trasformazioni soprattutto dei contratti nuovi, ma anche quelli dei contratti dei lavori digitali o quelli atipici. L’idea di massima è di immaginare delle tutele di base comuni a tutti i tipi di lavoro, senza privilegi evitando situazioni senza tutele. Presto sarà pronta una proposta che stiamo elaborando”. 

Qual è il ruolo del Cnel? Ha chiesto il giornalista. "Il Cnel in questo momento, più che mai in passato, ha una funzione generale di ascoltare la società attraverso le parti sociali, un luogo dove confrontarsi sui problemi e suggerire riflessioni utili alla collettività. Poi nelle specifico ha funzioni di servizio. Tra cui, per esempio, stiamo valutando i contratti collettivi esplosi in questi anni per capire quali sono quelli buoni e quali quelli “pirata”, che hanno condizioni negative per i lavoratori", ha continuato l'ex Ministro del lavoro.

Sui contratti atipici che hanno meno tutele o tutele più basse, qual è lo scenario futuro? Ha chiesto ancora il giornalista. “Uno degli aspetti fondamentali è un salario minimo legale che garantisca una rete di sicurezza per chi lavora. Ormai ci sono molti lavoratori poveri. E poi rafforzare le politiche attive per i lavoratori che perdono il lavoro. Aiutarli veramente a cambiare lavoro. Perché in futuro i lavori cambieranno. E quindi rapportare le politiche attive anche al reddito di chi perde lavoro.

Il Cnel è un punto di riferimento internazionale. Cosa succede negli altri Paesi? 

“In ogni paese Europeo c’è un ente come il Cnel, così come esiste un Comitato economico e sociale dell’Unione Europea, il CESE, con cui siamo costantemente in contatto. Sul fronte dei  contratti di lavoro, in Europa c’è una convergenza sull’idea di riconoscere tutele minime a tutti i lavoratori”.