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IN ITALIA FINANZIATI 110 PROGETTI CON IL FONDO EFSI

IN ITALIA FINANZIATI 110 PROGETTI CON IL FONDO EFSI

16 agosto 2022

Un recente convegno organizzato dal CNEL, in collaborazione con il CESE (Comitato Economico e Sociale Europeo), ha messo in luce uno dei più flessibili strumenti della Commissione Europea capace di mobilitare risorse finanziarie a supporto dell’economia reale europea. Si tratta del “Fondo europeo per gli investimenti strategici” (EFSI 1 e 2) la cui presentazione, con i relativi risultati, è stata occasione di dialogo con gli operatori finanziari coinvolti, i beneficiari e le parti sociali.

Il Fondo europeo per gli investimenti strategici (EFSI, European Fund for Strategic Investments) è stato lanciato, tra lo scetticismo di molti, dalla Commissione Juncker nel 2014, per superare gli effetti della grande crisi economica e finanziaria del 2008. Il modello del Fondo consisteva nell’utilizzare risorse limitate del bilancio UE da dare in garanzia alla BEI (Banca europea per gli investimenti) affinché questa potesse finanziare i progetti proposti dalle banche nazionali dei 27 paesi dell’Unione Europea. Dato il primo successo del fondo, nel 2017 EFSI è stato esteso per durata e per capacità finanziaria, trasformandosi in “EFSI 2.0”. L’“effetto leva” con circa 40 mld di euro a garanzia, che è la caratteristica chiave del Fondo, ha mobilitato investimenti privati e pubblici, andando oltre le previsioni, per circa 524 mld di euro in tutta l’UE, finanziando centinaia di migliaia di imprese e di progetti, fino al 2020.

Secondo l’ultimo report della BEI sugli effetti di EFSI 2.0 del 2021, in Italia, particolarmente,  i risultati sono stati eccezionali: questo sia perché le banche hanno un'esperienza consolidata di collaborazione con il Gruppo BEI, sia perché l’Italia  è stata uno dei principali attori di questo strumento, rappresentando circa il 14% dei finanziamenti totali della Bei per più di 110 progetti (dalle infrastrutture sostenibili alla ricerca, dall’innovazione, digitalizzazione al sostegno alle PMI e agli investimenti sociali). I  partenariati e i finanziamenti sono stati stabiliti in un ampio numero di settori e la collaborazione con le banche private è stata molto attiva. L'effetto leva è stato di sedici volte, con circa 524 miliardi di euro di investimenti realizzati: con una garanzia di 1 euro, infatti, si sono generati 16 euro di investimenti. Il report valuta anche un impatto significativo sul PIL e sull'occupazione europea, stimato in un aumento del 2,4% del PIL e 2,1 milioni di posti di lavoro nel 2025.

Erede di EFSI 2.0 è oggi il programma InvestEU, introdotto come nuovo strumento nel  quadro pluriennale 2021-2027 alla luce del nuovo scenario complicato dal COVID-19. Il nuovo programma, con gli stessi scopi di EFSI 2.0, prevede un totale di garanzie attraverso la BEI per 26,2 miliardi di euro, divisi in 4 settori: €9,9 miliardi per le Infrastrutture sostenibili; €6,6 miliardi per l’innovazione, la digitalizzazione e la ricerca; €6,9 miliardi per le PMI; e infine, €2,8 miliardi per investimenti sociali. L’obiettivo di InvestEU è quello di attivare risorse private e pubbliche per circa 370 miliardi di euro.

 La capacità di questo strumento ‘market oriented’ di mobilitare investimenti privati dentro un sistema pubblico che definisce le priorità, lo rende particolarmente interessante: lo scenario europeo odierno ha infatti l’esigenza di avere a disposizione ingenti risorse economiche necessarie per investimenti sempre più onerosi: basti pensare a quelli energetici e al settore della difesa. In questo contesto la funzione di InvestEU sarà fondamentale, ma,  sarà anche indispensabile il sostegno e il coinvolgimento delle parti sociali nell’ attuazione del programma.

Di Gian Paolo Gualaccini