Come le amministrazioni pubbliche si rapportano al Terzo Settore? Quali sono le procedure utilizzate e il loro livello di inclusività? quali sono le capacità del Terzo settore di rappresentare e portare in coprogettazione le istanze e i bisogni della comunità?
A queste domande risponde la ricerca di Euricse "Il nuovo welfare collaborativo in Italia: Co-Programmazione e Co Progettazione come strumenti per l'innovazione del welfare locale" che sarà presentata mercoledì 3 maggio al CNEL.
Dopo i saluti istituzionali del consigliere Gian Paolo Gualaccini seguirà un momento di confronto moderato da Gianluca Salvatori, segretario generale di Euricse, con la partecipazione di esponenti del mondo della ricerca, del Terzo Settore e ospiti istituzionali.
Tra gli interventi quello di Luca Fazzi dell’Università degli Studi di Trento e coordinatore scientifico, Marco Accorinti dell’Università degli Studi Roma Tre, Alessandro Lombardi, Direttore della DG Terzo Settore del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Luca Vecchi, Sindaco di Reggio Emilia e delegato Anci Welfare, Vanessa Pallucchi, Portavoce Forum Terzo Settore e Luca Antonini, Professore di diritto costituzionale e giudice della Corte Costituzionale.
La ricerca di Euricse è la prima indagine a livello nazionale che approfondisce l'applicazione concreta dell'articolo 55 del Codice del Terzo Settore, che ha introdotto gli strumenti giuridici per promuovere una nuova concezione più collaborativa e paritaria dei rapporti tra Stato ed enti del Terzo settore. Alla luce della normativa introdotta dal Codice e consolidata dalla sentenza della Corte Costituzionale del 2020, l'obiettivo di questo lavoro è infatti quello di indagare se e come stanno cambiando i rapporti tra pubblico e Terzo settore e il ruolo che ciascuno dei diversi attori può svolgere nella costruzione del welfare locale.