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L’AUDIZIONE DEL PRESIDENTE DEL CNEL IN MERITO ALLA LEGGE DI BILANCIO

L’AUDIZIONE DEL PRESIDENTE DEL CNEL IN MERITO ALLA LEGGE DI BILANCIO

13 novembre 2023

Si è svolta oggi, 13 novembre 2023, l’audizione del Presidente del CNEL, Renato Brunetta, presso le Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato in merito all'attività conoscitiva preliminare all’esame del disegno di legge recante bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026.

Di seguito i principali punti dell'audizione

 

“NONOSTANTE IL CLIMA DI INCERTEZZA, È OCCASIONE PER EUROPA PIÙ INTEGRATA E SOSTENIBILE”


“Il clima di incertezza sull’annunciata riforma del Patto di stabilità e di crescita impedisce per ragioni oggettive che la legge di bilancio possa assolvere al ruolo di potenziale strumento di promozione di una politica economica europea più integrata e sostenibile. Questo ha un impatto anche dal punto di vista del coordinamento con il bilancio della Commissione in merito all’auspicata politica di investimento comune, come pure sull’impegno a promuovere in sede europea una politica economica comune basata su una capacità fiscale di livello europeo, che possa essere un complemento adeguato alla politica monetaria della Banca Centrale Europea. Ciò non impedisce tuttavia - ha proseguito il Presidente del CNEL - che la legge di bilancio rappresenti un'occasione importante per segnalare la volontà da parte del nostro Paese di impegnarsi per la costruzione di un'Europa più integrata e sostenibile. L’obiettivo resta quello di favorire la crescita economica e il benessere delle popolazioni di tutti i paesi, rafforzando la stabilità economica dell'Unione, rendendola meno vulnerabile alle crisi e promuovendo una crescita economica più sostenibile, basata su investimenti nell'innovazione e nelle infrastrutture nel comune e prioritario obiettivo di un aumento progressivo e permanente della qualità e della quantità dell’occupazione”.

 

“SCELTE CORRETTE, MA IMPEGNO SU POLITICHE CRESCITA, ISTRUZIONE E SANITÀ”


“In un quadro così composito ed aleatorio, la Legge di Bilancio si presenta caratterizzata dalla prudenza fiscale e da provvedimenti di impatto quantitativo limitato sia dal lato della spesa sia dal lato delle entrate, assolvendo così a un duplice obiettivo. Da un lato fornire indicazioni su quale sarà la direzione futura della politica fiscale e delle riforme in discussione, ma rimandandone sostanzialmente gli oneri di attuazione, dall’altro fornire elementi oggettivi di rassicurazione sia dei mercati finanziari che sostengono il debito pubblico italiano e al contempo orientano i flussi di capitale internazionale, che dei mercati reali, dove le famiglie e le imprese prendono decisioni di consumo e investimento in un clima di aspettative il cui orientamento volge al negativo. Queste scelte di fondo ad avviso del CNEL appaiono sostanzialmente corrette, anche se richiedono una conferma nel prosieguo coerente della conduzione della politica di bilancio. Il giudizio complessivo - ha aggiunto il Presidente del CNEL - è inevitabilmente influenzato dalla capacità del governo di dimostrare un impegno coerente nel recuperare spazio per politiche di crescita. Ciò richiede innanzitutto una revisione della spesa che implichi una profonda ristrutturazione sia nelle spese sia nelle entrate, investendo nella ricostruzione e nel potenziamento sia del capitale fisico pubblico sia di quello umano e implementando il sostegno pubblico agli investimenti in istruzione e salute pubblica, elementi chiave per rafforzare l'economia”.

 

“RAFFORZARE LEGAME CON PNRR”


“Risulta essenziale che il Governo mantenga un'azione continua e coerente di ‘pulizia’ del bilancio pubblico, eliminando le spese non allineate all'interesse generale e che venga assicurata una integrazione strategica e sinergica con il PNRR, ristabilendone e consolidandone il necessario legame, quale fonte vitale di investimenti e promotore di politiche di riforma dei mercati e delle istituzioni. In questo senso il CNEL ribadisce che le riforme strutturali incluse nel PNRR risultano oggi ancor più determinanti per modernizzare l'economia italiana e renderla più competitiva a livello globale. Un più forte collegamento tra la Legge di Bilancio e il PNRR – come auspicato dal CNEL - dimostrerebbe una visione coerente e a lungo termine per lo sviluppo economico del paese. Tale approccio invierebbe anche un messaggio positivo ai mercati finanziari e ai partner internazionali sull'impegno del paese verso la stabilità, l'innovazione e le riforme”.

Per il Presidente del CNEL, “è infine fondamentale riconoscere che il successo della strategia delineata dalla Legge di Bilancio italiana è strettamente legato alla capacità dell'Italia di assumere un ruolo proattivo nelle negoziazioni europee. Ciò è cruciale per promuovere un'Europa più integrata e rafforzare la sua capacità di implementare una politica economica comune. In questo contesto, la credibilità e la solidità di una Legge di Bilancio orientata alla stabilità e alla sostenibilità finanziaria diventano elementi chiave per rafforzare la posizione negoziale dell'Italia in Europa”.

 

“ESSENZIALE COINVOLGIMENTO PARTI SOCIALI SU POLITICHE DI CRESCITA”


“Altrettanto rilevante è che l’azione del governo sia in grado di acquisire, consolidare ed interiorizzare il consenso delle parti sociali nella formulazione di una politica di crescita, per assicurare l'efficacia e la sostenibilità di tale politica. Un approccio inclusivo che coinvolga attivamente sindacati, associazioni di imprese, e altri attori sociali, risulta ad avviso del CNEL dirimente per garantire che le strategie di crescita e di riforma strutturale siano allineate con le esigenze e le aspettative dei diversi settori della società. Mostrando una capacità di costruire consensi e di gestire le riforme in modo inclusivo, l'Italia potrebbe presentarsi negli scenari europei come un modello di governance economica e sociale efficace e responsabile, consolidando così la propria posizione internazionale. La costruzione coerente, dialogica e consapevole del consenso delle parti sociali nelle politiche di crescita – ha aggiunto il Presidente del CNEL - non è solo un imperativo etico e democratico, ma anche una strategia pratica per assicurare che le riforme siano efficaci, equilibrate e sostenibili nel lungo termine. In questo senso tutte le parti sociali presenti nel CNEL oltre ad evidenziare la necessità di tenere nel dovuto conto la nuova Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS), hanno convenuto sull’opportunità di riattivare il tavolo di partenariato economico, sociale e territoriale, con funzione consultiva sulle aree di intervento in cui si articola il Piano e sui profili ritenuti rilevanti per il superamento di circostanze ostative o di rallentamento, al precipuo scopo di valorizzare ulteriormente l’apporto e il ruolo determinante svolto da queste ultime unitamente al territorio e alla società civile”, ha concluso.


 

Scarica qui il testo della Memoria

Guarda qui l’audizione integrale del Presidente del CNEL