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COSTITUITI LA CONSULTA LAVORO AUTONOMO E L’OSSERVATORIO SULLA LEGALITA’

COSTITUITI LA CONSULTA LAVORO AUTONOMO E L’OSSERVATORIO SULLA LEGALITA’

05 settembre 2018

Nell’ambito delle Commissioni del CNEL, creati due nuovi organismi interni per approfondire due temi di grande attualità.

Per sviluppare al meglio alcuni temi di grande attualità, emersi dai primi lavori delle Commissioni della X consiliatura, come il lavoro autonomo e l’evoluzione delle professioni e gli effetti dei fenomeni corruttivi e l’economia illegale, il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, presieduto dal sen. prof. Tiziano Treu, ha costituito,  la “Consulta sul lavoro autonomo e le professioni”, nell’ambito della Commissione Informazione e Lavoro, e l’Osservatorio socio-economico sulla legalità, nell’ambito della Commissione istruttoria II - Politiche sociali e sviluppo sostenibile. 

La Consulta sul lavoro autonomo e le professioni, formata dai consiglieri Maria Malatesta, Gaetano Stella, Tommaso Di Fazio e da Anna Rita Fioroni, senatrice della Repubblica Italiana nella XVI legislatura, predisporrà una relazione semestrale sui principali aspetti del lavoro autonomo e delle professioni intellettuali. La relazione analizzerà il funzionamento dell’apprendistato; le procedure di accesso alle professioni anche in relazione alla legislazione dell’Ue; lo stato della formazione continua e dell’apprendimento; le best practices seguite a livello di Unione Europea e delle Regioni italiane. La Consulta si è data l’obiettivo, inoltre, di valutare la necessità di ulteriori regolamentazioni o semplificazioni in settori a scarsa o insufficiente regolazione. 

L’Osservatorio sulla legalità, invece, di cui fanno parte il consigliere Luciano Silvestri, il prof. Guido Maria Rey e la prof.ssa Stefania Pellegrini, predisporrà un rapporto semestrale sugli effetti economici dei fenomeni corruttivi e dell’economia illegale. I lavori dell’Osservatorio si avvarranno, attraverso audizioni e collaborazioni, del contributo di diversi enti, tra cui il Ministero della Giustizia, l’ANAC, la Banca d’Italia, la Corte dei Conti e la Guardia di Finanza. 

L’Osservatorio, inoltre, avvierà una ricognizione delle differenti metodologie, anche internazionali, per la valutazione quantitativa dei fenomeni corruttivi e presenterà entro il 31 ottobre di ogni anno un documento di osservazioni e proposte per la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica.