"Il settore Retail si confronta oggi con sfide cruciali, legate alle transizioni digitali e demografiche, ai processi di profondo cambiamento e di innovazione a cui assistiamo. Dalla risposta che saprà dare a queste sfide ne va del benessere del Paese, perché la rete della Distribuzione Moderna è elemento fondamentale per la tenuta e la coesione del tessuto sociale. Ne ha dato prova in un periodo di grandissimo stress, il periodo della pandemia. Tutti noi abbiamo continuato a rifornirci presso i supermercati, sia food che non food. La grande distribuzione organizzata non ha fatto mancare nulla e ha salvato Italia".
Così il presidente del CNEL Renato Brunetta al convegno “Il lavoro nel Retail 2030. La sfida del lavoro sostenibile per lavoratori e imprese”, organizzato da Federdistribuzione a Villa Lubin.
"SERVE UNA ALLEANZA TRA GRANDE DISTRIBUZIONE E COMMERCIO DI PROSSIMITÀ PER RIGENERAZIONE URBANA"
La rete della Distribuzione Moderna rappresenta un presidio sociale e non solo commerciale. Può quindi giocare un ruolo importante sul territorio, per contrastare il fenomeno della desertificazione dei servizi, che impatta soprattutto sulle zone periferiche del Paese. Serve un'alleanza tra la grande distribuzione organizzata e le piccole attività commerciali, tra il Retail e le strutture e la cultura del commercio di prossimità, con l'obiettivo della rigenerazione urbana. Il CNEL su questo si mette a disposizione, anche per predisporre un testo di legge da portare all'attenzione del Parlamento", ha affermato Brunetta.
"LA CONTRATTAZIONE PUÒ RISOLVERE TANTE RIGIDITÀ DEL MERCATO DEL LAVORO"
"Il recente rinnovo del contratto collettivo nazionale siglato da Federdistribuzione e sindacati - ha sottolineato Brunetta - è stata una bella notizia. I contratti sono sempre un momento fondante delle relazioni industriali. Molte rigidità del mercato del lavoro possono essere risolte mediante la contrattazione. Penso alla parità di genere, alla produttività, all'efficienza, al salario.
Il contratto è elemento vivente di un'economia e di una società".
Presente al convegno anche il sottosegretario al Ministero del Lavoro, Claudio Durigon, che ha posto l'accento sul ruolo della contrattazione collettiva. "Ciò che ha fatto la contrattazione collettiva negli anni è stato fondamentale - ha affermato - anche gli istituti di welfare oggi presenti sono frutto di quella contrattazione, talvolta litigiosa, che però è stata portata a casa. oggi il mondo sta cambiando, abbiamo purtroppo dei ritardi sull'orientamento - ha spiegato Durigon - perché il match tra domanda e offerta non si fa solo nel momento del fabbisogno, ma si orienta".
In apertura dei lavori è intervenuto, inoltre, il presidente di Federdistribuzione Carlo Alberto Buttarelli. “L’evoluzione del mondo del lavoro emerge con forza dall’esperienza quotidiana delle imprese e le ricerche ne fotografano gli aspetti più rilevanti che riguardano le nuove generazioni, ma che investono anche la dimensione intergenerazionale dei lavoratori nelle organizzazioni. Solo attraverso il dialogo costante, supportato da un osservatorio del mondo del lavoro basato sulle evidenze dei dati, si possono alimentare nuove progettualità da parte delle imprese, favorite anche dall’introduzione di politiche e strumenti normativi specifici, per la creazione di luoghi di lavoro in sintonia con le dinamiche di progressivo cambiamento tecnologico, demografico e dei bisogni delle persone", ha concluso.