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BRUNETTA: COMMERCIO È PILASTRO DEL NOSTRO MODELLO SOCIALE

BRUNETTA: COMMERCIO È PILASTRO DEL NOSTRO MODELLO SOCIALE

Il presidente del CNEL ha partecipato stamane all'Assemblea generale della Confcommercio.

12 giugno 2024

“Il commercio costituisce un pilastro del nostro modello sociale. Ce lo ha ricordato oggi il Presidente Mattarella, nel corso della Assemblea generale di Confcommercio. Questo grazie anche a quel robusto e capillare sistema di contrattazione collettiva che lo governa, coniugando esigenze di efficienza e produttività con le basilari istanze di tutela della persona che lavora e di redistribuzione della ricchezza creata. Un sistema che forse fatica a rinnovarsi fino in fondo ma che ha sempre saputo perseguire interessi comuni come dimostrano i recenti e positivi rinnovi dei contratti del terziario, distribuzioni e servizi e quello della ristorazione e dei pubblici esercizi che si applicano, secondo i dati presenti nell’archivio del CNEL, a oltre 800mila imprese e quasi 4 milioni di lavoratori”. Così il Presidente del CNEL Renato Brunetta, presente stamane all’Assemblea generale della Confcommercio.

"OCCORRE ALIMENTARE LA QUALITÀ DEI SISTEMI DI CONTRATTAZIONE"

“Come Presidente del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro - ha aggiunto -  mi piace sottolineare il passaggio del Presidente Mattarella sulle origini di questo storico settore, e cioè sul ruolo del commercio e dei mercanti nella Italia dei Comuni e delle libertà comunali. Un sistema incentrato sulle arti e i mestieri, che non hanno mai perseguito istanze egoistiche, rappresentando al tempo stesso anche un ordine economico e sociale capace di tramandare e innovare i mestieri, di formare le giovani generazioni, di creare prosperità, pace e ricchezza. Le innovazioni tecnologiche hanno investito questo sistema ma non l’esigenza di governare l’economia con istituzioni rappresentative capaci di garantire in termini sussidiari coesione sociale e benessere diffuso. La contrattazione collettiva ha saputo rispondere, non senza difficoltà, alla necessità di garantire uno sviluppo ordinato alla vita economica e sociale del Paese, aprendo la strada a elementi di forte innovazione prima di tanti altri settori come nel caso del welfare contrattuale, della sanità integrativa, e della bilateralità. Come CNEL confermiamo l’impegno a facilitare il dialogo tra tutte le forze sociali e tutte le forze politiche e a contribuire ad alimentare la qualità dei nostri sistemi di contrattazione. Solo così è possibile dare risposte condivise e praticabili a problemi complessi come quelli che le trasformazioni economiche e del lavoro pongono oggi alle nostre società”. 

"LA RETE DEL COMMERCIO E' UN PRESIDIO FONDAMENTALE PER LA COLLETTIVITÀ"

“L’Assemblea Generale di Confcommercio è stato un momento di grande valorizzazione dei corpi intermedi. Come ha evidenziato il ministro Urso, il ruolo e l’importanza dei corpi intermedi fa dell’Italia un modello incentrato sulla coesione sociale, un modello che riduce il rischio di tensioni e di fratture insanabili. La rete del commercio, in particolare, rappresenta un presidio fondamentale per la collettività e per la salvaguardia dei territori e delle comunità locali. Lo abbiamo visto durante la crisi pandemica, quando la rete commerciale ha salvato il Paese e ha posto le basi per il suo rilancio”, ha sottolineato Brunetta.

 "DALLE IMPRESE DEL TERZIARIO UNA SPINTA ALLA CRESCITA"

“Dopo la grande depressione seguita alla crisi pandemica, che ha fatto perdere oltre 9 punti di Pil al nostro Paese, dalle imprese del terziario di mercato è arrivata in questi ultimi mesi una forte spinta verso la crescita del settore e la creazione di buona occupazione. La Confcommercio guidata da Carlo Sangalli non si è mai arresa nei recenti anni difficili e chiunque si è rivolto a loro ha sempre trovato aiuto e risposte e mai una segreteria telefonica. Il recente rinnovo del contratto per milioni di lavoratori del commercio, che il CNEL ha salutato con favore, sarà il volano per la ripresa della produttività di un settore fermo da una trentina d’anni, a causa della fragilità della finanza pubblica. Per questo auspico al più presto che vengano attuate tutte quelle misure necessarie per ridurre il rapporto debito/Pil", ha concluso.