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BRUNETTA: SENZA CORPI INTERMEDI LE TRANSIZIONI FALLISCONO

BRUNETTA: SENZA CORPI INTERMEDI LE TRANSIZIONI FALLISCONO

Si è svolto al CNEL il seminario INAPP 'La IeFP e il Duale come strumento di transizione al lavoro'.

18 giugno 2024

"Tutte le transizioni sono difficili e complesse, certamente lo è la transizione tra scuola, formazione e lavoro, che nel nostro Paese quasi mai funziona come dovrebbe. Pensiamo all'automotive. Chi guida le transizioni da questo settore ad altri? La mano invisibile del mercato? Chi è che si preoccupa di formare i lavoratori nei processi di riconversione? E potrei citare molti altri settori, che stanno cambiando per via delle nuove tecnologie e dell'Intelligenza Artificiale.

Le transizioni sono momenti complessi e complicati, potenzialmente pericolosi e per questo devono essere la chiave delle nostre analisi e dei nostri progetti. È fondamentale in particolar modo il ruolo dei corpi intermedi. Senza i corpi intermedi le transizioni sono fredde, tecnocratiche e sono destinate a fallire. Le transizioni devono avere il consenso del mondo della rappresentanza dei lavoratori, del mondo della rappresentanza dei datori di lavoro e del terzo settore. Per questo il CNEL, che è la casa dei corpi intermedi, può fare da catalizzatore e da stimolo". Lo ha affermato il presidente del CNEL Renato Brunetta al seminario 'La IeFP e il Duale come strumento di transizione al lavoro', promosso dall'Inapp a Villa Lubin. Inapp ha presentato, inoltre, il XXI Rapporto di monitoraggio del sistema di istruzione e formazione professionale dei percorsi in duale nella IeFP.

"TRANSIZIONE DA CARCERE A SOCIETÀ È LA PIÙ DIFFICILE"

"Ci sono transizioni ancor più difficili delle altre e quasi impossibili, come quella dal carcere alla società civile. Il carcere dovrebbe avere un ruolo educativo e di reinserimento. Ma quasi mai questo avviene. Io vorrei che si riuscisse ad affrontare tutti insieme questa particolare e speciale transizione. Non possiamo permettere che il mondo del carcere sia un contenitore chiuso, dove si distrugge capitale umano, con grandissimi costi per la società. Su questo abbiamo avviato un progetto importante con il Ministero della Giustizia, per il reinserimento socio-lavorativo dei detenuti. Se uniamo gli sforzi, anche insieme al Ministero del Lavoro e a realtà come Inapp e Sviluppo Lavoro Italia possiamo vincere questa sfida", ha aggiunto Brunetta.

 

CALDERONE: IL SISTEMA IEFP È IN SALUTE, IN LINEA CON TARGET PNRR

"Il sistema dell'istruzione e formazione professionale mette in relazione la necessità di prevenire la dispersione scolastica con l'avvicinamento dei giovani al mondo del lavoro. Il potenziamento della formazione professionale risponde a un’esigenza fondamentale: ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro. È un sistema in salute e siamo perfettamente in linea con il target delineato dal PNRR, da raggiungere entro il 2025". Lo ha sottolineato in un videomessaggio il ministro del Lavoro Marina Calderone.

 

FORLANI: CON ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE SI COMBATTE ABBANDONO SCOLASTICO

"Abbiamo presentato oggi al CNEL il Rapporto che illustra annualmente lo stato dell'arte del sistema dell'istruzione e formazione professionale in Italia. Un Rapporto che ci consente di approfondire il valore del lavoro, di analizzare le transizioni del nostro tempo, di studiare le nuove competenze richieste dal mercato.

L'istruzione e formazione professionale è ormai un sistema consolidato, che permette di recuperare i giovani che hanno abbandonato la scuola, reinserendoli all'interno di percorsi di studio che consentiranno loro di sviluppare le competenze idonee a un ingresso nel mercato del lavoro. È un sistema che ha però ancora delle debolezze territoriali che vanno necessariamente sanate. Inoltre, è essenziale lavorare di più sull'implementazione delle competenze tecniche. Altrettanto importante è una forte collaborazione istituzionale". Queste le parole di Natale Forlani, presidente dell'Inapp.


ALBINI: EVITARE FUGA ALL’ESTERO DEI GIOVANI CON L’IEFP

“Il Rapporto Inapp ci induce a fare una considerazione importante sul sistema dell’istruzione e formazione professionale: in futuro potremmo avere una quantità insufficiente di giovani per il nostro mercato del lavoro, perché i ragazzi fuggiranno in massa dal nostro Paese se le loro competenze non verranno premiate. Dobbiamo affrontare con estrema intelligenza questa problematica e il sistema IeFP può essere lo strumento più adatto per farlo”. Così Pierangelo Albini, consigliere CNEL e responsabile Area Lavoro, Welfare e Capitale Umano di Confindustria.


TEMUSSI: UN PIÙ STRETTO COLLEGAMENTO TRA ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

“Le Regioni hanno difficoltà nel mettere a terra le risorse dedicate alla formazione professionale. Devono gestire una complessità gestionale molto articolata. Per questo abbiamo avviato come Ministero del Lavoro delle bilaterali volte a favorire un superamento delle criticità, anche con la collaborazione dell’Inapp. Esistono poi delle disomogeneità tra Nord e Sud, ma siamo al lavoro per ridurre questo gap, investendo in modo ancora più intelligente sullo stretto collegamento che deve sussistere tra l’istruzione, la formazione e il lavoro. Il sistema IeFP e più in generale della formazione tecnico-professionale non è il ‘figlio di un dio minore’.  È un sistema che sta migliorando progressivamente, che sta crescendo e che dà un contributo rilevante nel cambiare paradigma, ponendo al centro il lavoro”. Lo ha affermato Massimo Temussi, Direttore Generale delle Politiche attive del lavoro per il Ministero del Lavoro.


Scarica qui il Rapporto INAPP