Il mercato del lavoro in Italia nel 2018 è caratterizzato da forti disuguaglianze! È questo il dato più allarmante che emerge dalle analisi del Cnel riportate nel nuovo numero del Notiziario sul Mercato del Lavoro. Le valutazioni espresse dal Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro scaturiscono dall’istruttoria interna, avviata dalle 38 parti sociali rappresentate, relativa all’analisi del Documento di Economia e Finanza (DEF) e la relativa Nota di aggiornamento (NADEF), nonché il disegno di legge di bilancio.
Dal lavoro delle commissioni e dell’Ufficio di Supporto agli organi collegiali emerge che sono aumentate le disuguaglianze, la povertà assoluta, il lavoro povero e il divario Nord-Sud.
Le parti sociali sottolineano che questi gravi squilibri di ordine strutturale, in assenza di mirati interventi che portino sul mercato del lavoro più giovani e più donne, sono destinati ad acuirsi a causa della sovrapposizione con un altro fenomeno strutturale, quello demografico.
Per contrastare la crescita delle disuguaglianze, freno alla crescita del Paese, l’azione del Governo dovrebbe essere rivolta principalmente in questa direzione. A tal fine, ad esempio, la riduzione del cuneo fiscale legato al lavoro renderebbe meno conveniente il lavoro precario e più competitivo e attrattivo per le imprese il lavoro stabile. In merito al lavoro pubblico, servirebbe un piano di rilancio della Pubblica Amministrazione, centrato sul riordino della normativa vigente in materia di attività amministrativa, sul marcato impulso alla semplificazione a tutti i livelli di governo e su un piano di assunzioni che garantisca, oltre allo sblocco del turn over, l’accesso di giovani per garantire nuove competenze nei settori o territori maggiormente carenti, e che assicuri il necessario ricambio generazionale.
Il Cnel, a tal proposito, ha elaborato proprie osservazioni che sono sintetizzate nell’editoriale del Notiziario sul Mercato del Lavoro.
Le priorità del CNEL in materia di politiche sociali e del lavoro sono indicate anche nella Direttiva del Presidente Tiziano Treu sulle attività di programma 2018.
In questo numero del bollettino viene dato ampio spazio anche al lavoro avviato con l’Osservatorio italiano sulle politiche in materia di Blockchain, tema su cui è stato pubblicato, come allegato al Notiziario, anche il primo Quaderno scientifico del Cnel, una nuova collana di studi firmati da esperti, rivolti alla comunità scientifica e ai cittadini.
C’è, poi, un approfondimento sul welfare bilaterale in Italia, una realtà dal potenziale ancora largamente inespresso. Questa tipologia di welfare, che trova la sua collocazione nella categoria del welfare contrattuale o negoziale, si presenta come una alternativa al welfare aziendale - ancora tendenzialmente concentrato nelle imprese medio-grandi - per offrire tutele, protezione sociale e servizi in settori produttivi dove la frammentarietà e le modeste dimensioni d’impresa costituiscono ostacoli allo sviluppo del welfare aziendale.
A proposito di lavoro nel Notiziario vengono riproposti e valutati i risultati della ricerca dell’ANPAL “La prospettiva degli utenti nella valutazione dei Centri per l’Impiego (CPI)” presentata nel giugno scorso. Solo il 21,7% degli utenti si reca ad un CPI per il lavoro. La ricerca di un’occupazione, infatti, è solo una delle ragioni - e di certo non quella principale - che induce i soggetti privi di occupazione a rivolgersi ai Centri. Tra coloro che si sono recati di propria iniziativa presso il Cpi di riferimento, la stragrande maggioranza lo ha fatto per la necessità di svolgere pratiche di tipo amministrativo (confermare lo stato di disoccupazione; sottoscrivere o rinnovare la DID; aggiornare la cartella personale). Ma qual è l’identikit degli utenti? In più di 7 casi su 10 l’utente ha meno di 50 anni (il 33% è costituito da trentenni, il 37.2% da quarantenni); è uomo nel 51.6% e straniero nel 15% (ma nel Nord-est un utente su 4 è straniero); il 50.5% non ha conseguito il diploma di scuola secondaria superiore. Al momento della visita quasi l’80% ha dichiarato di cercare attivamente lavoro, mentre una percentuale molto modesta (3.3%) ha dichiarato di avere un’occupazione.
Come di consuetudine nel bollettino curato dall’Ufficio di Supporto agli Organi Collegiali, anche in questo numero spazio a diverse sentenze. Innanzitutto quella su un tema di grande attualità: la videosorveglianza sul luogo del lavoro. Secondo la Cassazione il consenso dei singoli lavoratori non è sufficiente a rendere legittima l’installazione di sistemi di monitoraggio video.
Altra sentenza riguarda il caso del trasferimento di azienda come motivo di esclusione dalle gare pubbliche.
Focus sul divieto, ancora in vigore, della contemporanea iscrizione a più percorsi universitari. Come sempre chiudono il notiziario le principali novità normative sulle politiche del lavoro.
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