“Il CNEL si sta impegnando moltissimo sul tema della salute e della sicurezza sul lavoro. Entro l'autunno presenteremo una nostra elaborazione o nella forma di un Disegno di legge o con un documento di Osservazioni e Proposte. È quel che prevede un Ordine del Giorno che l’Assemblea ha recentemente approvato all’unanimità. Vogliamo partire dall’art. 9 dello Statuto dei lavoratori, che finora non è stato sufficientemente valorizzato e che chiede alle parti sociali di partecipare al controllo della sicurezza nelle imprese. In una materia come questa non può essere delegato tutto alla legge, allo Stato, agli Ispettori, che pure sono fondamentali. La chiave di volta è la partecipazione e quindi i corpi intermedi. Il CNEL su questo farà la sua parte. Non è più accettabile lo stillicidio di incidenti e di tragedie quotidiane, quasi sempre evitabili se avessimo applicato le leggi ma anche se nelle aziende avessimo fatto tutto quello che si doveva fare. Dobbiamo investire di più nella sicurezza, a tutti i livelli. Noi come CNEL lo faremo nell’ottica della partecipazione. Ma penso anche agli straordinari investimenti del PNRR dedicati alle infrastrutture. Dobbiamo sapere gestire questa onda, prevedendo pari investimenti se non maggiori nella sicurezza”. Lo ha affermato il presidente del CNEL Renato Brunetta, intervenendo al convegno ‘Sicurezza sul lavoro: la qualità dell'impresa come leva del cambiamento’, promosso dall'Anceferr a Villa Lubin.
MONNANNI: IL CNEL È IN PRIMA LINEA SULLA SICUREZZA SUL LAVORO
"Il programma della XI Consiliatura del CNEL - ha affermato il segretario generale del CNEL Massimiliano Monnanni - dà grande centralità alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro. L'assemblea del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro nel mese di maggio ha approvato un Ordine del giorno su questo tema, avviando così un percorso istruttorio che punta a produrre un documento finale che sarà sottoposto all'attenzione della Plenaria del CNEL. La sicurezza sul lavoro merita risposte diversificate ed è essenziale dare priorità alle parti sociali, adeguatamente rappresentate all'interno del Consiglio. Il nostro obiettivo è dare nuova linfa all'articolo 9 dello Statuto dei Lavoratori".
DURIGON: ITALIA HA OTTIME LEGGI SU SICUREZZA SUL LAVORO MA SERVE UNA RIVOLUZIONE CULTURALE
"Il nostro Paese ha un ottimo impianto normativo in materia di sicurezza sul lavoro. Serve però una rivoluzione culturale che contribuisca a responsabilizzare maggiormente i lavoratori e le imprese. Di recente il Governo ha contribuito ad aumentare il numero degli ispettori del lavoro. La loro professionalità è essenziale anche in termini di prevenzione degli incidenti sul lavoro. Non possiamo, infine, ignorare il ruolo dell'intelligenza artificiale, strumento che deve diventare un alleato per le aziende". Così Claudio Durigon, Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
MICELI: REGOLAMENTARE LE IMPRESE EDILI
“Nella sfida della sicurezza sul lavoro – ha dichiarato il presidente dell’Anceferr Vito Miceli – il ruolo dell’impresa è determinante. Per Anceferr il primo punto di partenza è la regolamentazione delle imprese edili. Perché se non si interviene prima e non solo dopo che accadono le tragedie, si continua a essere ipocriti, meravigliandosi quando poi avvengono incidenti anche seri, perché non si è pensato di risolvere il problema a monte. Serve un percorso di qualificazione per le imprese edili impegnate nei cantieri privati come già avviene per i cantieri pubblici. È tempo, dunque, di una riforma per le imprese di costruzione, uno sguardo attualizzato al contesto odierno, per costruire insieme un nuovo futuro, che promuova la qualità come requisito per iniziare a lavorare a garanzia dell’intero sistema edile: pubblico e privato”.