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DISABILITÀ. BRUNETTA: RIFORMA SEGNA CAMBIO DI PARADIGMA, AL CENTRO PROGETTO DI VITA DELLA PERSONA

DISABILITÀ. BRUNETTA: RIFORMA SEGNA CAMBIO DI PARADIGMA, AL CENTRO PROGETTO DI VITA DELLA PERSONA

Al CNEL il D-brain forum 2024 “La riforma in materia di disabilità: impatto su persone e imprese”, appuntamento annuale organizzato dall’associazione Ability Garden.

11 luglio 2024

“La riforma dedicata alla disabilità segna un vero cambio di paradigma, che arriva alla fine di un lungo processo di acquisizione di consapevolezza, di battaglie, di impegno da parte dei tanti attori in gioco e in particolare del volontariato. Questa riforma è una rivoluzione, perché pone al centro il progetto di vita della persona. Vuol dire valorizzare la persona nella sua interezza e nella sua complessità. Vuol dire assumere un approccio multidimensionale nel valutare i singoli individui. E vuol dire che siamo tutti uguali. La disabilità non può essere uno stigma, una connotazione negativa che ti colloca al di fuori della cosiddetta ‘normalità’, parola che non amo. Ci sono tante disabilità e tutti noi acquisiamo disabilità nel corso della vita. Si acquisiscono disabilità anche con l’invecchiamento. C'è da chiedersi come mai siamo arrivati così tardi a questa consapevolezza, a queste straordinarie intuizioni. Ora è fondamentale che la riforma venga applicata”. Così il presidente del CNEL Renato Brunetta al D-brain forum 2024 “La riforma in materia di disabilità: impatto su persone e imprese”, appuntamento annuale organizzato a Villa Lubin dall’associazione Ability Garden.


LOCATELLI: SI PASSA DALL'ASSISTENZIALISMO ALLA VALORIZZAZIONE DELLA PERSONA

“La Riforma ci consente di cambiare approccio sulle disabilità: si passa dall’assistenzialismo alla valorizzazione della persona. Per la prima volta viene dato rilievo al progetto di vita della persona con disabilità. La legge c’è. Adesso è necessario applicarla. Dal 2025 ci sarà una sperimentazione in nove province italiane. Coinvolgeremo le associazioni e tutti gli enti deputati a offrire risposte e servizi alle persone disabili. Un altro tema centrale della riforma è l’invalidità civile: la parola d’ordine è semplificazione. Ci sarà un unico certificato per l’accertamento dell’invalidità che abbia valore per la scuola, per il lavoro, per la sanità". Così in un videomessaggio il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli.

 

VERSACE: FAVORIRE CAMBIAMENTO CULTURALE, VALORIZZANDO SPORT E INCLUSIONE LAVORATIVA

“La riforma contribuisce a favorire un cambio di passo a livello culturale. Un cambiamento che passa anche dalla valorizzazione dello sport, che per tante persone con disabilità rappresenta un’opportunità di miglioramento della propria vita.  È necessario consentire ai disabili di praticare lo sport senza dover spendere migliaia di euro per acquistare le attrezzature sportive necessarie. Il secondo tema su cui occorre fare una riflessione è l'inclusione lavorativa: esiste una legge di inserimento lavorativo per persone con disabilità, tuttavia, spesso le aziende trovano il modo di arginarla. Ci sono imprese che assumono persone con disabilità perché glielo dice la legge ma non valorizzano le abilità delle persone e questo deve cambiare. L’inclusione sia una opportunità per le aziende”. Lo ha sottolineato la senatrice Giusy Versace.


FALABELLA: ANCORA INDIETRO SU SCUOLA E LAVORO

“La riforma ruota attorno all'articolo 19 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, che sancisce un principio fondamentale: il diritto a una vita indipendente. Con la riforma si supera anche lo stereotipo secondo cui la disabilità è una malattia. Ma l’Italia è ancora molto indietro, specie nel mondo del lavoro. Io non condivido l’obbligatorietà. Anche la nostra scuola è molto indietro e non è veramente inclusiva. La scuola deve fornire le competenze che rendano possibile accedere al mercato del lavoro mediante l’incontro tra domanda e offerta. Qui serve un salto culturale e fare uno scatto ulteriore, evitando di ragionare per compartimenti stagni. In tal senso confermo l’impegno del mondo del volontariato e quello del CNEL”. Lo ha affermato il consigliere del CNEL Vincenzo Falabella.


CECCONI: LA RIFORMA È FRUTTO DI UN LAVORO CORALE DELLE ASSOCIAZIONI

“L’appuntamento odierno è un’occasione straordinaria per discutere della riforma sulla disabilità. Riforma che è frutto di un lavoro corale delle associazioni, della società civile. Nella stesura della legge sono state coinvolte anche le imprese, ora chiamate a svolgere un ruolo fondamentale, specie in materia di risorse umane, così da garantire alla persona con disabilità dignità lavorativa ed eguali aspirazioni di carriera. È necessario sostenere questa rete complessa, valorizzando la persona e il progetto di vita che vuole realizzare”. Così Serena Cecconi, founder di Ability Garden e coordinatrice del forum D-brain.