“Ricordiamo oggi la scomparsa di Paolo Borsellino con un senso di profonda commozione e riconoscenza. Il suo esempio rimane a imperitura memoria dell’impegno e del coraggio nella lotta alla mafia. Un impegno che Borsellino ha rivolto anche ad un’opera di sensibilizzazione tra i giovani, per non arrendersi all’illegalità e combattere una pervasiva cultura mafiosa che sembrava invincibile. Con il suo sacrificio e quello dell’amico Giovanni Falcone si è incominciato a intravedere un futuro libero dalle mafie. Il crimine organizzato, che oggi usufruisce di strumenti sofisticati per commettere reati, va combattuto sul suo stesso terreno con mezzi e dotazioni idonee, senza mai abbassare la guardia. In questo Paolo Borsellino rappresenta una stella polare, da seguire per il presente e per il futuro”.
Lo scrive in una nota il presidente del CNEL Renato Brunetta, ricordando il 32esimo anniversario della strage di via D'Amelio, in cui perse la vita Paolo Borsellino, e con lui Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.