“Esempio di coraggio e abnegazione fino all'estremo sacrificio. Oggi ricordiamo il 41esimo anniversario dell’attentato al giudice Rocco Chinnici, Capo dell'Ufficio Istruzione del Tribunale di Palermo, ucciso con gli uomini della scorta Mario Trapassi e Salvatore Bartolotta e con Stefano Li Sacchi, portiere dello stabile dove abitava. Chinnici era un obiettivo non solo per il grande lavoro che stava portando avanti, ma anche perché maestro di una schiera di magistrati antimafia, primo fra tutti Giovanni Falcone che con lui anni dopo, assieme a Paolo Borsellino, subiranno la stessa tragica sorte. Il loro ricordo deve rimanere vivo sempre al fine di respingere ogni ritorno della criminale violenza mafiosa."
Lo ha affermato in una nota il presidente del CNEL Renato Brunetta.