“La sicurezza stradale è uno dei temi economico-sociali più sottovalutati. È un aspetto trasversale a tanti altri come le infrastrutture, la sanità, l’ordine pubblico, l’educazione. L’Assemblea del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, il luogo costituzionale del confronto tra le parti sociali, ha già approvato la riattivazione della Consulta sulla Sicurezza Stradale con l’obiettivo di lavorare ad una proposta condivisa tra tutti i diversi attori coinvolti e ipotizzare un piano di azione e di comunicazione condiviso”. Lo ha affermato il Segretario generale del CNEL Paolo Peluffo intervenendo alla presentazione della campagna “Mano al volante, occhio alla vita” promossa dal Moige, il Movimento Italiano Genitori, presentata presso la sala del Parlamentino. La campagna di comunicazione, realizzata con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche Antidroga è finalizzata a sensibilizzare oltre 8.000 ragazzi e 15.000 tra genitori e docenti delle scuole secondarie di secondo grado di 10 regioni italiane, sul tema dell’incidentalità stradale correlata all’uso di alcol e droghe.
Secondo un’indagine dell’Istituto Piepoli, infatti, Il 39% dei genitori italiani con figli tra i 14 e i 19 anni ha evidenziato la paura che i propri figli possano essere coinvolti in un incidente stradale e il 31% che facciano uso di droghe e abuso di alcol. Oggi, infatti, l’incidentalità stradale, il cui impatto sociale ma anche economico è in aumento, è influenzata notevolmente dall’assunzione di alcol e droghe.
Secondo gli italiani famiglia e scuola sono i principali attori della lotta all’utilizzo di alcol e droghe prima di mettersi alla guida.
“Gli incidenti stradali sono ancora purtroppo la prima causa di morte per i giovani sotto i 30 anni. Ciò che purtroppo viene spesso sottovalutato soprattutto tra i giovani è il pericolo che si corre quando si adottano comportamenti scorretti come quello di mettersi alla guida sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti e il reale rischio a cui si espone la propria vita e quella degli altri” - ha dichiarato Roberto Sgalla Direttore Centrale per la Polizia Stradale Ferroviaria delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato. “Fondamentale è allora l’impegno congiunto diretto a diffondere ai ragazzi la cultura di una corretta mobilità perché i giovani rappresentano i primi destinatari della comunicazione in materia di sicurezza stradale sono la generazione dei futuri automobilisti e i migliori portavoce del messaggio di legalità con il mondo degli adulti”.
L’iniziativa vuole centrare l’attenzione dei media sul tema fondamentale dell’educazione stradale e dei rischi derivanti dall’uso di alcol e droghe anche per prevenire ogni forma di incidentalità stradale causata dalla guida in stato di alterazione psicofisica. Inoltre si è discusso anche della grande diffusione che stanno avendo in questi mesi gli shop di cannabis “legale” e delle conseguenze che esse possono avere nella banalizzazione del consumo di droghe e quindi sull’incremento di incidenti stradali.
“I dati sono drammatici ed è necessario agire da subito con campagne di prevenzione che sensibilizzino i minori alla cultura della legalità contro la sottocultura della droga e dell’alcol. Serve un’alleanza di tutti coloro che hanno una responsabilità educativa verso i nostri figli: le scuole, le istituzioni, le famiglie, ma anche il mondo della televisione, della musica, dei social.
La disinformazione rappresentata sia dei cattivi maestri sia dalla presenza dei cannabis shop e dall’uso del termine “light” associato alla cannabis è una vergogna. E per questo chiediamo al Governo di intervenire”, dichiara Antonio Affinita, Direttore generale del Moige.