Vai al menu principale Vai al contenuto principale

Notizie

«marzo 2025»
lunmarmergiovensabdom
242526
mercoledì 26 febbraio 2025

RASSEGNA STAMPA RAGIONATA DEL 26/02/2025

mercoledì 26 febbraio 2025

ASSEMBLEA CNEL APPROVA DOCUMENTO DI OSSERVAZIONI E PROPOSTE SU MADE IN ITALY E POLITICHE INDUSTRIALI

mercoledì 26 febbraio 2025

IN ASSEMBLEA CNEL UN PARERE SULL’ATTO UE “BUSSOLA PER LA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA”

mercoledì 26 febbraio 2025

SI È SVOLTA OGGI L’ASSEMBLEA DEL CNEL

mercoledì 26 febbraio 2025

COMUNICATO STAMPA N.121 DEL 26 FEBBRAIO 2025 - SI È SVOLTA OGGI L’ASSEMBLEA DEL CNEL

mercoledì 26 febbraio 2025

COMUNICATO STAMPA N.122 DEL 26 FEBBRAIO 2025 - MADE IN ITALY E POLITICHE INDUSTRIALI. CNEL APPROVA DOCUMENTO DI OSSERVAZIONI E PROPOSTE

mercoledì 26 febbraio 2025

COMUNICATO STAMPA N.123 DEL 26 FEBBRAIO 2025 - CNEL: BUSSOLA PER COMPETITIVITÀ RAFFORZA UE NEL CONTESTO GLOBALE

mercoledì 26 febbraio 2025

BRUNETTA: BENE APPROVAZIONE ALLA CAMERA DDL PARTECIPAZIONE LAVORATORI A IMPRESA

272812
3456789
10111213141516
17181920212223
24252627282930
31123456

IL PARERE DEL CNEL SULLA LEGGE DI BILANCIO

IL PARERE DEL CNEL SULLA LEGGE DI BILANCIO

09 novembre 2018

Il CNEL rinnova al Governo l’invito, già lanciato ad inizio ottobre in fase preliminare, a valutare la sostenibilità complessiva della manovra, in particolare per ciò che riguarda il rapporto deficit/PIL, le politiche per la produttività e il contrasto alla povertà. Esprime inoltre la convinzione che la Commissione Europea possa nuovamente tener conto dell’eccezionalità delle condizioni del territorio italiano dopo gli eventi climatici catastrofici, chiedendo di scorporare dal patto di stabilità i parametri relativi all’opera di ricostruzione e manutenzione delle infrastrutture”. 

Lo ha affermato il presidente del Tiziano Treu, nell’audizione sul DDL Bilancio in Parlamento davanti alle Commissioni riunite di Bilancio di Camera e Senato, presentando il documento approvato dall’Assemblea del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro nella seduta dell’8 novembre. 

“La scelta di accrescere il disavanzo al 2,4% è in linea di principio sostenibile ma solo se transitoria e mirata in via assolutamente prevalente a destinare risorse aggiuntive agli investimenti - ha aggiunto - Servono progetti organici di politica industriale rivolti a una crescita sostenibile e ricca di potenzialità per l’occupazione. A tale riguardo il CNEL ricorda che il Governo italiano non ha ancora dato seguito alla raccomandazione europea di istituire in ogni Paese il National Competitiveness Board, del quale proprio il CNEL è candidato ad essere sede istituzionale”. 

“Il Consiglio non condivide il depotenziamento delle misure a supporto dell’innovazione nell’impresa (incentivi industria 4.0, risorse per ricerca e sviluppo, Centri di Competenza e Digital Hubs e altro) e considera indispensabile assicurare un forte impulso all’attuazione della riforma e al potenziamento della Pubblica Amministrazione”, ha sottolineato il presidente Treu. 

“Nel ricordare che le politiche fiscali possono essere uno strumento di redistribuzione e un veicolo di sviluppo, nel parere si valuta positivamente la sterilizzazione degli aumenti delle aliquote dell’IVA precedentemente introdotti e ricompresi nei quadri macroeconomici, dei quali le associazioni rappresentate nel CNEL auspicano il completo riassorbimento nei prossimi anni. Non si ritengono sufficienti le azioni per l’occupazione, ribadendo come la via maestra per abbattere le disuguaglianze e contrastare la povertà sia il lavoro. Il Consiglio ritiene indispensabile: prorogare ed estendere il credito di imposta per la formazione di lavoratori coinvolti in piani di innovazione (Industria 4. 0); migliorare la politica dei percorsi di alternanza scuola-lavoro; rafforzare in particolare i percorsi di formazione tecnica; potenziare i fondi comunitari e nazionali per la formazione continua”, ha continuato. 

“Non mancano apprezzamenti, come quello per l’attenzione mostrata dal Governo verso il contrasto della povertà e delle disuguaglianze; per il sostegno alle politiche attive del lavoro e, nello specifico, il rafforzamento dei centri per l’impiego; per la scelta di avviare azioni utili ad espandere, accelerare e rendere più efficiente la spesa per investimenti pubblici e per  la proposta attivazione di una task force specificamente dedicata a contrastare il declino degli investimenti, particolarmente grave nel Mezzogiorno”, ha concluso. 


Scarica il testo integrale del Parere