"Dal dicembre 1948, la Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo, adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, firmata a Parigi e votata da 48 paesi con sole 2 astensioni, è considerata vincolante dal diritto internazionale. Tuttavia, anche tra i paesi firmatari trova ancora oggi una scarsa applicazione. Questo è il frutto di quella, che al tempo della sottoscrizione, fu definita una dichiarazione "eurocentrica”, ma che oggi, con le guerre che scuotono il mondo, va rilanciata con forza. Il diritto di donne e uomini a vedere riconosciuta la propria personalità deve trovare applicazione assieme con quello di poter vivere in luoghi dove le libertà devono essere universalmente riconosciute. È questo il presupposto per lo sviluppo e la crescita della società che trova nel lavoro e nella pace un presidio irrinunciabile ". Lo ha dichiarato il presidente del CNEL, Renato Brunetta, in occasione della Giornata celebrativa della Dichiarazione Universale dei diritti dell' uomo.