“I dati dei maggiori Paesi europei ci raccontano, da molti anni, che i giovani impegnati in progetti di Alternanza Scuola-Lavoro hanno maggiori possibilità di trovare un buon lavoro e soprattutto il lavoro che desiderano". Lo ha affermato il presidente del CNEL Tiziano Treu nel corso del convegno "Alternanza Scuola-Lavoro. Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento" che si è svolto nella sala del Parlamentino di fronte a una platea interessata di studenti, docenti, imprenditori e operatori del mondo della scuola.
L'ex Ministro del Lavoro, che è stato uno dei teorizzatori e sostenitori del training in azienda con il famoso pacchetto-Treu del 1997, che affrontava le misure contrattuali di adeguamento ad un mercato del lavoro divenuto più flessibile, proponeva infatti il Tirocinio Formativo “al fine di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro”.
L’incontro, promosso dal Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro con l’ANP (Associazione nazionale dirigenti pubblici e delle alte professionalità della scuola) con il supporto di Skuola.net, assume particolare importanza alla luce dei nuovi quadri di riferimento per il nuovo esame di Stato, che debutta a giugno, resi noti dal Ministero dell'Istruzione. Nel corso delle prove orali, infatti, gli studenti esporranno con una breve relazione o un elaborato multimediale, le esperienze di Alternanza Scuola-Lavoro svolte. Nello stesso colloquio per l’esame di maturità, si accerteranno anche le conoscenze e le competenze maturate nell'ambito delle attività di Cittadinanza e Costituzione.
Il CNEL, che riunisce i rappresentanti di migliaia di imprese, milioni di lavoratori e centinaia di organizzazioni non-profit, può essere una sede naturale di monitoraggio costante dell’efficacia dei progetti. Un osservatorio con il Ministero dell’Istruzione, l’Associazione Nazionale dei Presidi e il portale Skuola.net è senz’altro un buon inizio, dato che l’inserimento tra le materie d’esame aumenterà l’interesse”.
“Non dimentichiamo che il CNEL è un organo di rilievo costituzionale e che il primo articolo della nostra costituzione afferma che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro" ha affermato il presidente dell'ANP, Antonello Giannelli. "L’alternanza non è manodopera a costo zero per le aziende, ma un progetto formativo che consente di entrare in contatto con questo il principio fondante della nostra Costituzione. Le esperienze negative sono in percentuale insignificante rispetto ai successi. Ora che al tessuto di micro-imprese che aveva difficoltà ad accogliere studenti si sono aggiunti anche i Musei, gli enti statali e tanti altri soggetti anche nel mondo del turismo e della cultura, l’Alternanza ha spazi di crescita enormi, da valorizzare e non da tagliare”.
All'incontro, moderato da Daniele Grassucci Giornalista e Co-fondatore di Skuola.net, oltre al Presidente dell'anp hanno preso parte Carmela Palumbo, Capo dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione del MIUR; Cristina Grieco, Coordinatore della IX Commissione della Conferenza delle Regioni; Andrea Marchetti, Adriano Maria Meucci della Divisione Transizioni ANPAL.
Nel dibattito si è discusso anche del ruolo fondamentale dei tutor nel progetti di Alternanza Scuola Lavoro con interventi di Massimiliano Guerrini, Presidente ITS MITA, Claudio Gagliardi Vice Segretario Generale di Unioncamere. Spazio anche agli studenti, alle famiglie, alle imprese che ospitano o progetti di Alternanza Scuola Lavoro.