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DISABILITÀ. BRUNETTA: SERVE RIVOLUZIONE CULTURALE, ELIMINARE BARRIERE ALL’ORIGINE

DISABILITÀ. BRUNETTA: SERVE RIVOLUZIONE CULTURALE, ELIMINARE BARRIERE ALL’ORIGINE

Evento per i 30 anni di Fish_Ets alla Camera dei Deputati

17 dicembre 2024

“Siamo ancora molto arretrati nel combattere le discriminazioni. La parola magica è inclusione. E lo dico anche da un punto di vista prettamente economico: è più conveniente includere in partenza piuttosto che intervenire dopo, per affrontare le discriminazioni ex post. In questo modo non ci sarebbe bisogno di interventi speciali e di misure specifiche di welfare e si renderebbe attivo nel mercato del lavoro un pezzo rilevante della popolazione italiana. Occorre eliminare le barriere all’origine, prima ancora che vengano costruite, tutte le barriere, che sono la sommatoria delle nostre arretratezze. Serve una vera rivoluzione culturale, contro le discriminazioni di tutti i tipi e coprendo l’intero ciclo di vita delle persone. Si parte dal presupposto che c’è una regola, una normalità e poi delle eccezioni. Già questo è un approccio discriminante. Dobbiamo invertire il ragionamento e dire che abbiamo tutti gli stessi diritti e che non ci devono essere barriere da abbattere. Noi al CNEL, la casa dei corpi intermedi, abbiamo il potere di iniziativa legislativa, usiamolo per compiere questa rivoluzione culturale”. Così il presidente del CNEL Renato Brunetta, intervenendo all’evento per i 30 anni di Fish_Ets, che si è svolto oggi alla Camera dei Deputati.

“L’Italia quale futuro per le persone con disabilità e le loro famiglie”, questo il titolo del convegno, che è stato aperto dal consigliere CNEL e presidente di Fish_Ets Vincenzo Falabella. “La Federazione ha dimostrato in questi anni – ha sottolineato Falabella – la sua determinazione nel dire alla politica che occorre cambiare passo e garantire diritti troppo spesso violati. Siamo battaglieri e abbiamo costruito questo percorso con autorevolezza. Anche al CNEL stiamo lavorando con grande impegno. Un passo concreto è stata la costituzione di un Osservatorio sull’inclusione e sull’accessibilità. L’obiettivo è arrivare a un disegno di legge, che preveda tra l’altro l’istituzione di una cattedra di sostegno, per garantire l’effettiva inclusione scolastica e la continuità educativa per alunni e alunne con disabilità. Anche sul tema lavoro occorre intervenire. Serve una riforma strutturale della legge 68. Poi come Fish abbiamo una proposta importante da fare alla politica: far entrare il termine disabilità nel testo della Costituzione”.