L’Assemblea del CNEL ha approvato nella seduta del 18 dicembre un Disegno di legge in materia di livelli e qualità dei servizi pubblici, per rafforzare le funzioni affidate al Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro relative alla valutazione dei servizi stessi, integrandole in un processo virtuoso di complementarità e prossimità, grazie al contributo del sistema delle autonomie locali. Prendendo a riferimento l’esperienza di ACoS, l’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale, con cui il Consiglio ha siglato nei mesi scorsi un accordo di collaborazione, il Ddl prevede un nuovo modello d’intervento basato sull’interazione tra il livello nazionale e una rete territoriale di presidi pubblici correlati alle città metropolitane, in grado di affiancare il CNEL nell’attività di analisi e valutazione dei servizi, a partire da quelli che incidono maggiormente sulla vita dei cittadini e delle famiglie. Il Disegno di legge si propone altresì di inserire in questo quadro la Valutazione di Impatto Generazionale (VIG), per garantire l’equità intergenerazionale nelle politiche pubbliche e nei servizi di interesse economico generale.
Nello specifico, il Ddl – senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica – attribuisce al CNEL il compito di definire set di indicatori comuni da proporre alle pubbliche amministrazioni, per rilevare la corrispondenza dei servizi ad oggettivi standard di qualità ed effettuare la Valutazione di Impatto Generazionale. Inoltre, stabilisce l’istituzione presso il Consiglio di un Osservatorio permanente, con lo scopo di promuovere la confrontabilità e la comparazione tra le prestazioni delle pubbliche amministrazioni locali erogate nelle diverse sedi territoriali. Prevede poi che le città metropolitane svolgano funzioni di valutazione dei livelli dei servizi pubblici locali anche istituendo apposite agenzie.
Il testo d’iniziativa legislativa interviene, in particolare, sull’articolo 9 della legge 4 marzo 2009 n. 15, che ha affidato al CNEL la missione di redigere una Relazione annuale sui servizi della PA. Con l’avvio della XI Consiliatura è stata adottata una nuova metodologia volta alla compiuta attuazione di questa previsione normativa, avviando un processo di stakeholder engagement articolato nei diversi ambiti del territorio nazionale, su cui coagulare la partecipazione non solo dei rappresentanti delle categorie economiche e sociali, ma anche di qualificati studiosi e delle associazioni dei consumatori e degli utenti, per un confronto sulle problematiche concrete in termini di esigibilità dei servizi essenziali.
“Il Ddl prende le mosse dal cambio di prospettiva – ha dichiarato la consigliera Marcella Mallen – impresso dalla Relazione CNEL sui servizi pubblici 2024, che ha spostato l’attenzione sul punto di vista dei cittadini/utenti, avviando un processo di connessione con gli stakeholder, a partire da quelli locali, e in particolare con le associazioni di rappresentanza dei consumatori. Oltre alla novità della forte interazione con una rete territoriale di presidi pubblici nell’attività di analisi e valutazione della qualità dei servizi affidata al CNEL il Ddl, raccogliendo lo stimolo del Governo contenuto nelle misure all’esame sulla semplificazione legislativa, prevede di inserire ed implementare in questo contesto l’importante innovazione della Valutazione di Impatto Generazionale, il cui scopo principale è di favorire l’equità tra le generazioni, assicurando che le scelte di policy tengano conto dei bisogni e del benessere delle giovani generazioni attuali e future.”