Si è tenuta la prima delle tre audizioni programmate presso la sede del CNEL per l’indagine conoscitiva sul tema “Innovazione tecnologica, riforme del lavoro e qualità del processo normativo”, che ha visto la partecipazione di numerosi Direttori e Responsabili delle risorse umane di aziende operanti nei settori logistica, grande distribuzione organizzata, multiservizi, trasporti e turismo, spesso protagonisti ed avanguardia delle tendenze evolutive del mondo del lavoro.
Il consigliere CNEL Francesco Rotondi, coadiuvato dal prof. Armando Tursi e dall’avv. Pietro Speziale, si propongono con tali audizioni l’obiettivo di enucleare, in particolare, l’impatto sugli attuali modelli di organizzazione del lavoro innescati dall’evoluzione tecnologica, ipotizzando dei percorsi finalizzati alla individuazione di soluzioni organizzative e buone pratiche.
“Ancora una volta il CNEL si dimostra teatro di un importante confronto. La spinta della presidenza di Renato Brunetta nella XI Consiliatura CNEL verso la creazione di tavoli di lavoro che portino risultati e proposte fattive è evidente”, ha dichiarato Rotondi a margine della riunione. “Le aziende coinvolte fornivano solo nella giornata odierna un campione di oltre 100.000 lavoratori dipendenti in Italia. Ci aspettiamo con le prossime due audizioni di avere un quadro ancor più rappresentativo di settori tanto cruciali per il Paese, quanto critici per alcune problematiche che spesso si innescano nella gestione dei rapporti di lavoro e che sfociano in una vera e propria crisi della concertazione”.
I lavori proseguiranno costituendo tre sottogruppi tematici che analizzeranno nello specifico le questioni attinenti alle innovazioni tecnologiche, le riforme del lavoro e la qualità del processo normativo.
“Siamo davvero soddisfatti – ha aggiunto Rotondi – del dibattito vivo e di grande valore che è emerso nell’audizione odierna, abbiamo avuto degli ottimi riscontri dai relatori che hanno percepito l’incontro come una rara occasione di dialogo aperto, operativo e rivolto ad individuare aree di intervento concreto”.