“Il CNEL è un organo costituzionale che ha avuto una lunga vita e che adesso è in una fase di rilancio. È il segno dei tempi. Perché oggi la rappresentanza è in crisi. Lo vediamo nella bassa affluenza alle elezioni, nel disamore verso i partiti. Le profonde transizioni a livello tecnologico, ambientale e demografico imporrebbero invece una forte presenza delle rappresentanze, tanto politiche tanto sociali. Ecco allora che mentre si sta indebolendo – purtroppo – la rappresentanza politica, trova una sua forte ragion d’essere la rappresentanza degli interessi, vale a dire la rappresentanza dei corpi intermedi, del sindacato, del volontariato. Nei momenti difficili – pensiamo al ruolo che i corpi intermedi hanno svolto durante la pandemia – servono le reti sociali, economiche e culturali che tengono insieme le comunità. Per questo il CNEL è un punto di riferimento fondamentale per la riflessione strategica sui grandi cambiamenti in atto”. Così il presidente del CNEL Renato Brunetta, nell’intervento per i podcast Play Books della RAI.
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