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I CONSIGLIERI GERIA E BITTI A BOLOGNA PER PRESENTAZIONE RAPPORTO CNEL SU SERVIZI SOCIALI TERRITORIALI

I CONSIGLIERI GERIA E BITTI A BOLOGNA PER PRESENTAZIONE RAPPORTO CNEL SU SERVIZI SOCIALI TERRITORIALI

L'iniziativa è stata promossa da Regione Emilia-Romagna e Alma Mater Studiorum

31 gennaio 2025

I consiglieri del CNEL Alessandro Geria e Fiovo Bitti hanno partecipato oggi all'evento "La spesa sociale dei Comuni 2019-2021", organizzato da Regione Emilia-Romagna e Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Il convegno, svoltosi a Bologna, si è concentrato sulle tendenze emerse dal Rapporto " I servizi sociali territoriali 2024", realizzato dall'Osservatorio nazionale dei servizi sociali territoriali (ONSST) del CNEL, presieduto dal consigliere Alessandro Geria. Il Rapporto del CNEL è stato presentato il 2 dicembre scorso ed è uno strumento approfondito che analizza le dinamiche di spesa dei servizi sociali comunali. 

“La presentazione del Rapporto – ha affermato il consigliere Alessandro Geria - come occasione per una riflessione a livello strategico sulle politiche sociali regionali e l’apprezzamento riscontrato per l’attività del CNEL, sono motivo di soddisfazione, tanto più perché emerse in una realtà territoriale a welfare avanzato, benchmark per le politiche sociali. Ciò ci incoraggia a proseguire l’attività realizzando elaborazioni con uno sguardo nazionale, ma ponendo attenzione alle dinamiche territoriali più prossime ai cittadini. L’analisi dei dati ha messo in evidenza come l’infrastrutturazione del sistema integrato dei servizi sociali è in crescita ma ancora troppo fragile e divaricata territorialmente anche all’interno delle stesse Regioni. Un gap da colmare con la garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni perché le politiche sociali rappresentano una leva cruciale per poter rispondere alle sfide poste dalle transizioni come quella demografica, che rischiano di accrescere le diseguaglianze minando lo stesso sviluppo del Paese”.

“Un importante confronto con il territorio”, ha aggiunto il consigliere Fiovo Bitti. “Conoscere il contesto per comprendere come intervenire per ottimizzare la spesa e, soprattutto, rendere i servizi sociali, nel loro complesso, ancora più efficaci e puntuali: è anche questo il senso di appuntamenti come quello odierno che servono anche per provare a costruire dei modelli di buone pratiche. Interessanti e utili i riferimenti alla legge 328/2000 e all'interazione fra istituzioni, terzo settore, caregiver e persone assistite”.

LE PRINCIPALI EVIDENZE DEL RAPPORTO CNEL "I SERVIZI SOCIALI TERRITORIALI 2024"
Si registra un aumento pari al +11,3% nella spesa sociale dei Comuni fra il 2019 e il 2021, anno in cui si è raggiunto il massimo storico di 8,4 miliardi di euro, ovvero 142 euro pro-capite. Si tratta ancora soltanto dello 0,47% del Pil. L’incremento sale al +23% fra il 2019 e il 2023, con un balzo del +7% nel periodo 2022-2023, arrivando a quasi il 16% della spesa corrente dei Comuni.

  • Differenze accentuate fra territori interni alla medesima Regione
    Le dinamiche di spesa sociale nei Comuni mostrano notevoli differenze anche all’interno delle singole Regioni. L’analisi svolta dal CNEL nel Rapporto 2024 su “I servizi sociali territoriali” si è concentrata non solo su base provinciale, ma anche – ed è un aspetto innovativo di questa terza edizione annuale del Rapporto – scomponendo i dati rispetto ai 604 Ambiti Territoriali Sociali (ATS). La variabilità più alta si registra in Campania (oscillando tra i 170 e gli 8 euro pro capite di spesa), in Lombardia (fra 245 e 13) e in Calabria (fra 93 e 7).
  • Arretramento dell’impegno sugli anziani
    L’infanzia e i minori rappresentano tra il 2019 e il 2023 il primo target della spesa sociale territoriale, mentre si registra un arretramento nella spesa rivolta agli anziani. Forti le oscillazioni tra i Comuni. Si va da un massimo di 1.419 euro per persona anziana residente di Bolzano, a un minimo di 5 euro a Vibo Valentia. Il secondo target per spesa è quello delle disabilità, dove si allocano dai 6.485 euro per persona disabile a Oristano a meno di un decimo, ossia 498 euro a Reggio Calabria.
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