“La digitalizzazione del lavoro, la gig-economy, le esigenze di formazione continua e lo smart working portano ad affrontare la riforma dei Centri per l’impiego (CPI) con uno sguardo più orientato al futuro che alla sistemazione della situazione attuale. I Centri per l’impiego potrebbero essere una valida cerniera per compensare il disallineamento tra la formazione delle giovani generazioni e la richiesta del mercato del lavoro". Lo ha detto Tiziano Treu, Presidente del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro, aprendo i lavori del workshop “Servizi pubblici e politiche attive del lavoro”, a cui hanno partecipato, tra gli altri, Gianni Rosas dell’ILO, i consiglieri CNEL Silvia Ciucciovino, Michele Faioli e Claudio Lucifora, e gli assessori al lavoro delle Regioni Campania, Lazio, Lombardia, Puglia, Piemonte.
Per le Regioni sono intervenuti Cristina Grieco, Coordinatore della IX Commissione Istruzione, Lavoro, Innovazione e Ricerca della Conferenza delle Regioni e Province Autonome e Assessore a Istruzione e Lavoro della Regione Toscana;
Sonia Palmeri, Assessore al Lavoro e Risorse Umane della Regione Campania; Claudio Di Berardino, Assessore al lavoro, nuovi diritti e politiche per la ricostruzione della Regione Lazio; Melania De Nichilo Rizzoli, Assessore Istruzione, formazione e lavoro della Regione Lombardia; Sebastiano Giuseppe Leo, Assessore formazione e lavoro - Politiche per il lavoro, Diritto allo studio, Scuola, Università, Formazione Professionale della Regione Puglia e Gianfranco Bordone, Direzione Coesione Sociale della Regione Piemonte.
Durante i lavori sono stati esaminate le esperienze positive di Servizi per l’impiego e politiche attive del lavoro realizzate nel nostro Paese dalle istituzioni regionali e locali nell'arco dei circa 20 anni trascorsi dal decentramento di poteri disciplinato dal D.Lgs. n. 469/1997.
Al seminario oltre i responsabili del lavoro delle Regioni hanno partecipato le parti sociali, dirigenti delle Amministrazioni locali, responsabili e operatori dei Centri per l'impiego e dei diversi soggetti accreditati impegnati nella erogazione dei servizi. Nel corso dei lavori è stata presentata, da parte dei Consiglieri del CNEL, la ricerca, in corso di svolgimento, sull'applicazione della tecnologia blockchain alle politiche attive.
"Non dobbiamo aver paura di cambiare radicalmente un sistema e dobbiamo farci orientare dai nuovi bisogni della società e dei cittadini", conclude Treu. "Per farlo è necessaria una leale collaborazione reciproca tra le regioni e lo Stato su questi obiettivi e il CNEL insieme ad Anpal e ad altri soggetti con i quali esiste una collaborazione interistituzionale, potrebbe essere una naturale sede di incontro e verifica”.