“Istruzione, formazione professionale ed economia sociale non profit possono e devono far crescere la coesione tra le persone. Chi percepisce l’altro come un bene per sé e non come un nemico sarà in grado di costruire ponti tra ‘diversi’. In questo processo, risulta fondamentale il lavoro dei Paesi europei e il partenariato con la sponda sud del Mediterraneo”.
Ad affermarlo è Gian Paolo Gualaccini, consigliere del CNEL, intervenuto al vertice Euromediterraneo dei Comitati Economico e Sociali, promosso dal CESE e dall’Unione per il Mediterraneo con l’obiettivo di potenziare relazioni economiche tra i Paesi delle aree coinvolte.
I lavori, a cui il CNEL partecipa anche con il consigliere Cosmo Colonna, sono un’importante opportunità di confronto tra le parti sociali e le forze produttive dei Paesi europei e del bacino del Mediterraneo.
“L’economia sociale non profit è capace di tenere insieme l’interesse particolare in funzione dell’interesse generale, vale a dire il bene comune”, ha aggiunto Gualaccini.