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BRUNETTA: AVVIATO AL CNEL PROCESSO DI TOTALE TRASPARENZA SUI CONTRATTI COLLETTIVI DI LAVORO

BRUNETTA: AVVIATO AL CNEL PROCESSO DI TOTALE TRASPARENZA SUI CONTRATTI COLLETTIVI DI LAVORO

La nota del presidente del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro

19 febbraio 2025

“È la storia del nostro sistema di relazioni industriali, una storia di pluralismo, ricca di tante luci e anche di talune ombre, a segnalare il profondo intreccio tra le forze sociali e le forze politiche. Il nostro Paese, più di tante altre democrazie occidentali, è stato la culla della concertazione e dello scambio politico e anche spettatore negli anni passati di un collateralismo, non sempre virtuoso, tra sindacati e partiti politici. Bene ha fatto l’amico Pierpaolo Bombardieri a lanciare un severo monito a quella politica che punta a dividere il mondo sindacale, facendo così un danno alle lavoratrici, ai lavoratori e al Paese”, ha affermato il presidente del CNEL Renato Brunetta


“Un mondo sindacale plurale e diversificato – ha aggiunto Brunetta - che interpreta e utilizza, con piena autonomia e nel rispetto delle prerogative costituzionali, gli strumenti della contrattazione, del conflitto e della partecipazione così da concorrere, come richiede la Costituzione, al ‘pieno sviluppo della persona umana’ e alla ‘effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese’. Questo monito era ben presente negli occhi e nella mente dei nostri Padri costituenti in una Italia ancora profondamente lacerata dalle degenerazioni delle libertà sindacali e contrattuali espresse col corporativismo di matrice fascista e nelle leggi sindacali del tempo. Padri costituenti che, non a caso, individuarono l’esigenza di un organismo come il CNEL quale sede naturale di un confronto genuino e libero tra le istituzioni, le forze politiche e gli attori della rappresentanza di imprese e lavoratori. È nel CNEL che le parti sociali possono e debbono esprimere e maturare, per espressa previsione costituzionale, un modello di società virtuoso quando risulta capace di ‘fare sintesi’ tra le diverse visioni del mondo e dare così risposte concrete e condivise ai problemi della economia, della produttività e dei salari. 


È esattamente con questo spirito – ha concluso Brunetta - e nel pieno rispetto della autonomia delle forze politiche e sociali, che il nuovo CNEL ha avviato un processo di totale trasparenza sui contratti collettivi di lavoro e i relativi assetti normativi e retributivi che ha già consentito di scremare, tra i 1.000 e passa contratti formalmente depositati, quelli che sono reale espressione di una rappresentanza genuina e radicata nel Paese. Quella rappresentanza qualificata che è la sola capace di assumersi la non facile responsabilità di dare risposte ai lavoratori e al sistema delle aziende nell’ambito di una concorrenza tra le imprese che non mortifica la dignità dei lavoratori e che non calpesta i diritti contrattuali frutto di conquiste che devono essere consolidate ed estese a tutti i lavoratori”.