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IN ASSEMBLEA CNEL UN PARERE SULL’ATTO UE “BUSSOLA PER LA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA”

IN ASSEMBLEA CNEL UN PARERE SULL’ATTO UE “BUSSOLA PER LA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA”

Presentato dai consiglieri Altomonte e Guidotti

26 febbraio 2025

Il CNEL ha predisposto un Parere sull’atto UE “Bussola per la competitività dell’Unione Europea”, presentato nell’Assemblea odierna dai consiglieri Carlo Altomonte e Annalisa Guidotti. Il documento sottolinea come la Bussola rappresenti la traduzione operativa e legislativa dell’Agenda Draghi e del Rapporto Letta, costituendo un passo determinante per rafforzare la posizione dell’Europa nel contesto globale. Tuttavia, la sua implementazione richiede una precisa scala di priorità e un forte coordinamento tra le istituzioni europee e le scelte di politica industriale degli Stati membri, anche al fine di creare un quadro legislativo coerente che consenta di superare le barriere burocratiche e normative che ostacolano la crescita delle imprese. Per quel che riguarda specificatamente il tema della decarbonizzazione, si tratta di un obiettivo strategico fondamentale per l’UE da un punto di vista geopolitico, in quanto garantisce la progressiva indipendenza da fonti energetiche fossili controllate da paesi terzi. Un passaggio che l’Italia potrà fare potenziando ulteriormente il settore idroelettrico e delle energie alternative. Contemporaneamente, occorrerà pianificare adeguati investimenti per aumentare la densità di connessioni elettriche tra l’Italia e l’Europa centrale, Germania e Francia in particolare. 

Quanto all’innovazione e alla transizione digitale, il Parere del CNEL declina una serie di assi d’intervento relativi a: l’intelligenza artificiale “partecipativa”, perseguendo il principio dell’human-in-command; lo sviluppo di un sistema legislativo adeguato a finanziare l’innovazione delle aziende, collegandovi il risparmio privato, anche attraverso opportuni incentivi; la necessità di efficientare la ricerca, attraverso uno stretto coordinamento del sistema universitario e delle imprese e con un ampio coordinamento su progetti strategici e di grande rilevanza; lo sviluppo di maggiori competenze STEM; la semplificazione normativa rispetto al tema della creazione di start-up innovative. Sul tema della difesa l’Italia, insieme a Francia e Germania, è il principale protagonista dell’industria di settore, ma quel che occorre è un investimento massiccio per la difesa comune a livello europeo, al fine di raggiungere economie di scala e di scopo su base continentale: ad oggi, il numero di sistemi di arma europei è circa quattro o cinque volte maggiore di quelli americani, per cui spendiamo il 35% di quanto spendono gli Stati Uniti, ma con una capacità operativa pari a solo il 10% degli USA. Il punto chiave non è fissare parametri finanziari o soglie di spesa nazionali, ma operare affinché la spesa per la difesa avvenga nell’ambito di una piattaforma coordinata di sviluppo di sistemi e standard unici a livello europeo. 

Per quanto attiene la gestione delle politiche industriali, il Parere del CNEL sottolinea l’esigenza di mantenere la centralità del dialogo sociale, che deve essere rafforzato per garantire il coinvolgimento delle parti sociali nel processo decisionale. Infine, è fondamentale legare le politiche di produttività alla crescita dei salari e al miglioramento del benessere sociale. L’aumento della produttività deve essere accompagnato da una redistribuzione equa dei benefici economici, garantendo un equilibrio tra competitività e giustizia sociale.

IL DIBATTITO IN ASSEMBLEA

ALTOMONTE: BUSSOLA UE SU COMPETITIVITÀ TRADUCE ASSET FONDAMENTALI PIANO DRAGHI 

"Il parere che abbiamo predisposto sull’atto UE relativo alla Bussola della competitività - ha sottolineato il consigliere CNEL Carlo Altomonte - è un punto di partenza per una discussione molto ampia e strutturale sul tema delle politiche industriali. Un tema che è anche strettamente connesso all'attività del Comitato nazionale per la produttività del CNEL. La Bussola della competitività traduce gli asset fondamentali del Piano Draghi. Vengono approfonditi tre aspetti cruciali: decarbonizzazione; innovazione tecnologica e formazione del capitale umano; spesa dedicata alla difesa. Il parere del CNEL, dunque, vuole offrire il proprio contributo su queste direttrici, dando risalto al ruolo strategico interpretato dalle parti sociali". 

GUIDOTTI: ABBIAMO FATTO UNA PRIMA LETTURA SU 'BUSSOLA COMPETITIVITÀ'

"Il Comitato ‘Pareri atti UE’ del CNEL - ha sottolineato la consigliera CNEL Annalisa Guidotti - ha redatto un Parere sull’Atto UE ‘Bussola per la competitività dell’Unione Europea’. Il Parere è una prima lettura di questo documento, che è molto importante per definire le politiche industriali europee nei prossimi cinque anni. Abbiamo raccolto i punti di vista dei corpi intermedi rappresentati nel Comitato. Sicuramente, quanto presentato oggi darà luogo a un ulteriore dibattito, che sarà costruttivo ed utile". 

PALMIERI: NO AD AGENDA DRAGHI, INVESTIRE DI PIÙ SU SANITÀ E RICERCA 

"L’Agenda Draghi sulla competitività - ha affermato la consigliera CNEL Paola Palmieri - lega la ripresa industriale ad una spinta al riarmo. Noi come USB non siamo d’accordo. Si parla di un aumento della spesa militare per la NATO che ammonterebbe a 20 miliardi di euro. Questa somma verrebbe esclusa dal Patto di stabilità. Noi, invece, crediamo che debba essere esclusa dal Patto di stabilità la spesa per la sanità o per la ricerca. Consideriamo anche l’alto numero di precari che opera nel campo della ricerca. Dobbiamo investire di più e meglio in sanità e ricerca". 

DI CESARE: RICERCA È CHIAVE PER COMPETITIVITÀ

“La ricerca - ha sottolineato il consigliere CNEL Giovanni Di Cesare - è la chiave per la competitività. La ricerca di base è il punto chiave. Quindi dobbiamo chiederci quante risorse verranno messe su questo ambito. Si propone anche di costituire un CERN sull’intelligenza artificiale. Questo vuol dire introdurre un elemento d’innovazione molto rilevante. Altra questione è il PNRR. I fondi spesi per la ricerca sono una cifra bassissima. Non si può avere una spesa così limitata. Il punto è che tutto questo ci viene segnalato dall’Europa”. 

BRAGA: SU COMPETITIVITÀ RAFFORZARE VISIONE STRATEGICA PER FAVORIRE INNOVAZIONE

"Esprimo condivisione - ha dichiarato il consigliere CNEL Mario Braga -  sul parere presentato oggi relativo all’Atto UE sulla Bussola della competitività. Sottolineo, però, l’importanza di rafforzare il coordinamento nel campo della ricerca. Ci sono molti enti su tutto il territorio italiano che si occupano di ricerca, che lavorano in maniera straordinaria, ma non che riescono a trasferire ai comparti economico produttivi i positivi risultati per un inadeguato coordinamento e messa in rete. Un altro argomento centrale è, inoltre, quello delle competenze. Bisogna migliorare la visione strategica sullo sviluppo delle competenze che possano supportare le imprese nel processo innovativo. È necessario quindi coinvolgere anche scuole, formazione e università". 

FERRARA: APRIRSI A NUCLEARE PER AUTONOMIA ENERGETICA

"Il parere predisposto sull’atto UE relativo alla Bussola della competitività è molto equilibrato. Assume una visuale ampia sul tema della produttività nell’Unione europea. È però necessario approfondire la riflessione su un ambito cruciale: l'equilibrio tra la competitività e la sostenibilità ambientale. Come Confindustria, riteniamo essenziale aprirsi alle nuove tecnologie del nucleare, così da poter avere finalmente una autonomia energetica fondamentale per il sistema Paese", ha argomentato il consigliere CNEL Aldo Ferrara.