Si è tenuta oggi presso la plenaria Marco Biagi, l’Assemblea del CNEL.
Con la pubblicazione del relativo DPR nella Gazzetta Ufficiale del 24 febbraio, fanno parte dell’Assemblea due nuovi consiglieri: Alessandro Genovesi e Mabel Grossi, designati dalla CGIL a seguito delle dimissioni di Fausto Durante e Tania Scacchetti. In apertura di seduta il presidente Renato Brunetta ha rivolto loro l’augurio di buon lavoro. Il presidente ha poi comunicato che, anche ai sensi dell’art. 16 del Regolamento Organi, dalla prossima Assemblea, che si terrà il 27 marzo, saranno invitati a partecipare i 24 membri italiani consiglieri del Comitato economico e sociale europeo (CESE) a Bruxelles.
Sempre nelle sue comunicazioni all’Assemblea, il presidente ha annunciato l’imminente rinnovo della convenzione CNEL-INPS.
"OBIETTIVO CNEL È AVERE MASSIMA TRASPARENZA SU CONTRATTAZIONE COLLETTIVA"
“Siamo in procinto-ha sottolineato Brunetta-di rinnovare la convenzione tra CNEL e INPS, siglata nel 2018 e ora in scadenza. Questo rapporto convenzionale ha consentito di rivoluzionare la struttura dell’archivio dei Contratti collettivi nazionali di lavoro, attribuendo a ciascun CCNL il suo peso in termini di aziende e lavoratori dipendenti mediante le dichiarazioni rese dai datori di lavoro a fini contributivi. Vi sono, tuttavia, categorie di lavoratori che utilizzano diversi flussi informativi per i versamenti contributivi, flussi che non sono omogenei rispetto al canale Uniemens. Con il rinnovo della convenzione intendiamo inserire nel flusso di informazioni legate ai CCNL anche i lavoratori agricoli e i lavoratori domestici. L’obiettivo è avere un quadro della contrattazione collettiva del settore privato completo. Sono particolarmente orgoglioso di questo impegno, volto a fornire tutte le informazioni necessarie ai mercati, alle imprese, alle istituzioni, in maniera tale da garantire il massimo della trasparenza”.
Il presidente, inoltre, ha informato che, sempre nell’ottica di favorire la massima trasparenza, il 6 marzo il CdA dell’INAIL delibererà l’inserimento del ‘codice alfanumerico contratto’ dentro il modulo telematico di denuncia degli infortuni sul lavoro.
"SINERGIA CON INAIL SU TEMA INFORTUNI LAVORO"
“È così in dirittura d’arrivo – ha affermato Brunetta – un importante obiettivo fissato dal documento di Osservazioni e Proposte in materia di ‘Salute occupazionale e sicurezza sul lavoro’, approvato dall’Assemblea il 24 ottobre scorso. Un nuovo passo in avanti nell’attuazione di quanto previsto, dopo l’istituzione dell’Osservatorio permanente sulle tematiche di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro, avvenuta a gennaio. La sinergia con l’INAIL ci permetterà di prevedere che le denunce di infortuni riportino al proprio interno il codice alfanumerico unico CNEL, in modo da contribuire alla costruzione di indicatori di rischio collegati ai rispettivi CCNL depositati presso l’Archivio nazionale dei contratti e degli accordi collettivi di lavoro”.
L’Assemblea è stata anche aggiornata sugli avanzamenti relativi al parere richiesto al CNEL dalla Presidenza del Consiglio, in base alla legge di conversione 187/2024, sul decreto di programmazione dei flussi di ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri nel triennio 2026-2028.
"CONTRIBUTO CNEL PER INDIVIDUARE I FABBISOGNI DI IMMIGRAZIONE REGOLARE"
“Abbiamo inviato un primo documento – ha dichiarato Brunetta – di considerazioni preliminari al sottosegretario Alfredo Mantovano, che è stato illustrato in Consiglio di Presidenza lo scorso 18 gennaio dai consiglieri Rosario Valastro e Marcella Mallen. È un’analisi molto approfondita sia della letteratura e reportistica più recente, sia di quanto già espresso dal CNEL in termini di pareri e note sul tema dell’immigrazione. Ora siamo a un secondo passaggio di questo lavoro. Vogliamo mettere a punto un metodo per individuare i fabbisogni di immigrazione regolare in funzione dei vari settori e delle varie attività, chiedendo un contributo a tutte le rappresentanze presenti al CNEL. Vogliamo rafforzare il ruolo delle categorie economiche e sociali nella comprensione del fenomeno della migrazione economica, concorrendo a determinare un collegamento fra la conoscenza della domanda di lavoro, cioè della quantità di lavoro richiesto dal sistema economico e dal territorio per assicurare un regolare funzionamento dell’attività produttiva, e una stima previsionale del fabbisogno effettivo di lavoro immigrato. Tutto questo nasce da una carenza: nel nostro Paese non sono previste ufficiali sui posti di lavoro vacanti, contrariamente ai Paesi anglosassoni”.
Durante la seduta odierna è stato poi presentato un Parere sull’atto UE “Bussola per la competitività dell’Unione Europea”, illustrato dai consiglieri Carlo Altomonte e Annalisa Guidotti (cliccare qui per approfondire).
L’Assembla ha poi approvato un documento di Osservazione e Proposte su “Made in Italy e politiche industriali”, relatore il consigliere Paolo Pirani (cliccare qui per approfondire).