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AL CNEL PRESENTAZIONE STUDIO UTILITATIS E UTILITALIA SU SICUREZZA IDRICA

AL CNEL PRESENTAZIONE STUDIO UTILITATIS E UTILITALIA SU SICUREZZA IDRICA

Brunetta: da buona gestione sistema idrologico dipende sicurezza territori e coesione sociale

05 marzo 2025

Si è svolta oggi al CNEL la presentazione dello studio “Investimenti per la sicurezza idrica e la qualità del servizio”, promosso da Fondazione Utilitatis e Utilitalia. In apertura dei lavori è intervenuto il presidente del CNEL Renato Brunetta.

“Il sistema idrologico -ha argomentato- sta subendo profonde trasformazioni, legate in primo luogo ai cambiamenti del clima. Trasformazioni che impattano sull’efficacia e la sostenibilità delle reti idriche, sulla capacità di garantire la piena accessibilità del bene acqua e al tempo stesso sulla capacità di salvaguardare l’ambiente. Il CNEL ha rivolto a questi temi una grande attenzione, in particolare nel quadro della Relazione annuale sui servizi pubblici, dove abbiamo inserito un focus specifico sul settore idrico, realizzato in collaborazione con la Fondazione Utilitatis. Da questo lavoro si è poi arrivati a uno dei primi disegni di legge presentati dal CNEL in questa Consiliatura, volto alla tutela, razionalizzazione ed efficientamento delle risorse idriche, con l’obiettivo di riordinare il quadro normativo in materia. È un’iniziativa che nasce dalla consapevolezza che da una corretta gestione del sistema idrologico dipende non solo la sicurezza dei territori e il benessere delle persone ma anche la competitività e la coesione sociale delle comunità”. 

ANCHE PER SISTEMA ACQUA FONDAMENTALE ECONOMIA DELLA MANUTENZIONE

“Sappiamo quanto sia importante la rete del sistema idrico -ha sottolineato Brunetta- perché non è ammissibile che un paese viva l’emergenza acqua di trimestre in trimestre. È fondamentale l’economia della manutenzione. Su questo dobbiamo puntare. La manutenzione non è sexy quanto l’investimento, perché non si inaugura, non si fa con i nastri, ma richiede un impegno costante e continuativo, poco visibile e molto difficile. Dobbiamo trovare le risposte giuste al di fuori degli steccati ideologici e intervenendo invece sul piano operativo”. 

RIVITALIZZARE RETI PER AFFRONTARE TRANSIZIONI IN ATTO

“Per affrontare le grandi trasformazioni in atto servono le reti, perché un paese desertificato è un paese debole. E allora facciamo il censimento delle reti e vediamo come possano essere rivitalizzate. E facciamole dialogare tra di loro. Questo è il compito del Cnel. Penso ai consorzi di bonifica, che in modo virtuoso mettono insieme pubblico e privato. Penso alle camere di commercio, ai consorzi industriali, alle fondazioni bancarie. E poi le nuove reti, come le comunità energetiche, che si stanno diffondendo in tutto il paese. Perché le sole reti del passato, che sono importantissime, non bastano più per rappresentare le società moderne”, ha concluso il presidente del CNEL. 

Cliccare qui per consultare il terzo Quaderno del Blue Book: “Investimenti per la sicurezza idrica e la qualità del servizio”