Il consigliere del CNEL e presidente del Segretariato permanente per l’inclusione economica, sociale e lavorativa delle persone private della libertà personale, Emilio Minunzio, ha partecipato oggi a Torino al convegno “Nuovi inizi: il lavoro come strumento di inclusione per le persone detenute”. L’iniziativa è stata promossa dall’Unione degli industriali (Gruppo giovani imprenditori) di Torino.
Durante il convegno, le cui conclusioni sono state svolte dal consigliere Minunzio, è stata ribadita la valenza del lavoro come principale strumento per dare concretezza ai processi di reinserimento sociale delle persone detenute. Soltanto un terzo del totale dei detenuti risulta attualmente impiegato in attività professionali, perlopiù alle dipendenze dell’amministrazione penitenziaria, e di questi un esiguo 1% è occupato nel contesto di un’impresa privata. Numeri che evidenziano il ruolo che il mondo imprenditoriale può e deve giocare al fianco del sistema carcerario italiano nell’affrontare la significativa sfida rappresentata dallo sviluppo di programmi riabilitativi in grado di garantire l’equilibrio tra la sicurezza nell’esecuzione penale e la rieducazione degli individui soggetti a restrizioni della libertà personale.