"Una sentenza molto importante che indica la direzione giusta da seguire per l'inquadramento dei rider. Ovviamente dobbiamo aspettare la sentenza completa, ma il principio che stabilisce è molto importante". Lo ha affermato il Presidente del CNEL Tiziano Treu, in un'intervista all'agenzia Adnkronos/Labitalia commentando la sentenza della Corte d'Appello di Torino sui ciclofattorini della piattaforma Foodora.
"In un momento di accesa discussione sulla tipologia di lavoro dei riders e in cui ci si interroga se il lavoro da loro svolto sia di tipo subordinato o autonomo" - spiega Treu - "la sentenza di Torino indica la loro giusta collocazione in quel contenitore nuovo creato dal Jobs Act che sono le collaborazioni etero-organizzate, lavori a metà tra subordinato e autonomo".
La sentenza, osserva l'ex Ministro del lavoro, "mette dei paletti da cui derivano tutele fondamentali per questi lavoratori". Soprattutto, aggiunge il giuslavorista "il diritto a un salario tutelato da Contratto collettivo nazionale di categoria, quello della logistica, settore in cui sono stati già siglati accordi su ambiti simili, come il contratto per gli autisti di Uber". Poi, come conseguenza dell'inquadramento contrattuale, aggiunge Treu, "ci sono le tutele Inps e le tutele Inail".
La sentenza arriva mentre è in corso al ministero del Lavoro un tavolo proprio sull'inquadramento del lavoro dei ciclofattorini, fortemente voluto dal Ministro Luigi Di Maio.
"Sicuramente la sentenza approda su questo tavolo con un'indicazione precisa. E se all'inizio c'era magari un'idea di inquadrare il lavoro dei riders come dipendente, adesso si può usare il comma 2 del decreto 81/15 citato dai giudici di Torino per erogare a questi lavoratori il salario previsto dal ccnl logistica", conclude Treu.
Leggi qui l’intervista sul sito dell’agenzia AdnKronos