“Se i sistemi produttivi evolvono deve evolvere anche il sistema di accompagnamento contrattuale. Il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro è impegnato nell’indagare la reale rappresentanza delle organizzazioni sindacali e datoriali e nel promuovere le forme contrattuali più avanzate per essere al passo con i sistemi produttivi. I dati dimostrano che la contrattazione collettiva non ha terminato la sua stagione ma chiede una nuova flessibilità. La direzione è sicuramente quella di un miglioramento delle misure di welfare. I nuovi contratti collettivi nazionali di lavoro devono anche tenere conto della digitalizzazione del lavoro e del cambiamento della qualità dei rapporti di lavoro”. Lo ha affermato Tiziano Treu, presidente del CNEL, apprendo i lavori del Seminario “Il futuro della contrattazione collettiva in Italia", organizzato dalla Fai Cisl e Fondazione Fai Cisl in collaborazione con ADAPT, che si è tenuto nella Sala del Parlamentino di Villa Lubin.
All'intervento dell'ex Ministro del Lavoro è seguita l'introduzione del Segretario generale Fai-Cisl, Onofrio Rota. Poi la relazione del Presidente Adapt Emmanuele Massagli su “La contrattazione nell’industria e nella cooperazione alimentare: il progetto formativo di ADAPT e Fai Cisl".
Il tema è stato oggetto di una tavola rotonda su “La sinergia tra contrattazione di secondo livello e contrattazione nazionale“ cui hanno partecipato i direttori delle Risorse Umane di grandi gruppi alimentari ma anche di altri settori: Giorgio Grandi (Barilla), Mario Perego (Heineken), Antonio Febbraio (La Doria), Massimo Galeazzi (Menarini) e Attilio Cornelli, Segretario nazionale Fai Cisl.
Conclusioni affidate al Presidente di Federalimentare, Ivano Vacondio e Maurizio Gardini Presidente di Confcooperative.