“Le scelte di Trump sui dazi sono pessime e distruttive. Contrarie a tutto quello che si è costruito negli ultimi 70 anni sul piano della cooperazione economica internazionale. Tuttavia, possiamo citare Mao Tse Tung: grande è la confusione sotto il cielo, quindi la situazione è eccellente. Ci troviamo in una situazione di caos. Nel corso di una rivoluzione, ma dipenderà da noi se sarà distopica o creativa. La differenza è tra il breve periodo, quando i mercati reagiscono male e l’economia va giù, e il medio-lungo periodo, quando ci saranno assestamenti che daranno origine a un nuovo equilibrio mondiale. Vedo una situazione propizia per l’Unione Europea. Come diceva Jean Monnet, l’Europa si è forgiata nelle crisi e sarà la somma delle soluzioni adottate per quelle crisi. Bisogna tenere la testa fredda. Mi pare che i segnali siano positivi. Soprattutto quelli che giungono dalla Germania. Se reflaziona la Germania reflaziona l’Europa e quindi c’è aumento di competitività e di produttività, con investimenti non solo nella difesa in senso stretto ma anche in ricerca e in tutti i beni pubblici legati alla sicurezza. C’è poi l’opportunità che l’Europa trovi altri sbocchi nel resto del mondo, ad esempio nel Sud globale, verso l’India, la Cina. Ovviamente gli accordi devono essere fear, corretti e basati sulla reciprocità. Ai dazi l’Europa deve quindi rispondere con intelligenza, con la de-escalation, lasciando aperto uno spazio negoziale. E trattando in modo unitario. È in corso una rivoluzione, ma possiamo ben dire: qui si fa l’Europa sovrana”. Così il presidente del CNEL Renato Brunetta su Radio Radicale, inaugurando la nuova rubrica “Rivoluzione in corso”.
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