Il Consigliere del CNEL Paolo Pirani è intervenuto oggi al seminario del Diario del Lavoro dedicato al tema della partecipazione.
“In questo ambito – ha affermato Pirani – non possiamo limitarci ad argomenti di facciata, ma occorre affrontare le problematiche connesse con i problemi che oggi il mondo del lavoro sta affrontando. Parlare di partecipazione per quel che riguarda i salari proponendo modelli americani di partecipazione a programmi di azionariato è sbagliato. Occorre invece prendere atto della progressiva perdita del potere di acquisto delle nostre retribuzioni, soprattutto nei settori pubblici e in quelli del terziario. Parlare di partecipazione vuole dire definire una legge sulla rappresentanza, introducendo il salario minimo e contrastando il fenomeno del drenaggio fiscale, introducendo anche forme di indicizzazione del prelievo fiscale stesso. Occorre poi prendere atto che ormai la contrattazione non è di per sé sufficiente a tutelare il mondo del lavoro rispetto ai cambiamenti in atto. È necessario dare peso alla capacità decisionale delle rappresentanze dei lavoratori, così come è stato fatto all’epoca del Covid, sui temi dell’organizzazione del lavoro, quando si tratta di prendere decisioni su AI, sicurezza e formazione. Occorre nell’ormai prossima ricorrenza della approvazione dello Statuto dei Lavoratori immaginare un intervento a favore del lavoro con la stessa portata di quella legge”.