“Tramandare la memoria delle stragi terroristiche non è uno stanco rituale, ma una occasione sempre nuova per dire ai giovani di vigilare sul ritorno di stagioni violente. Nel 47esimo tragico anniversario dell’assassinio di Aldo Moro, non posso dimenticare le figure di tre grandi giuslavoristi, miei cari amici, caduti per mano delle Brigate rosse: Marco Biagi, Ezio Tarantelli e Massimo D'Antona. Erano tre riformisti che con le loro idee stavano cambiando, nel verso giusto, il mondo del lavoro e per questo sono stati brutalmente assassinati. Ma il processo che avevano avviato, basato sul dialogo e la condivisione, non si è fermato”. Lo scrive in una nota il presidente del CNEL Renato Brunetta in occasione della Giornata in Memoria delle Vittime del Terrorismo.