“Se vediamo i dati presentati oggi dall’Istat sulle prospettive dell’economia o quelli dei giorni scorsi forniti da Banca d’Italia è evidente come il nostro Paese mostri performance di crescita che ci collocano nella fascia alta in Europa. Su tutti i principali indicatori: dal PIL agli investimenti produttivi, dalle esportazioni alla capitalizzazione delle imprese, dalla sostenibilità della finanza pubblica al mercato del lavoro. Abbiamo il miglior mercato del lavoro dell’Italia repubblicana. Oltre ventiquattro milioni di occupati non li abbiamo mai avuti. E il lavoro è sempre più stabile. Semmai il problema è che non si trovano lavoratori per alcuni settori, in particolare quelli a media e alta tecnologia. Fuori dai pregiudizi ideologici, il nostro Paese ha più luci che ombre. Abbiamo un’arretratezza ereditata dal passato. Se l’Italia in termini occupazionali fosse come i migliori paesi dell’Europa del Nord dovremmo avere circa 3 milioni di posti di lavoro in più. Ne abbiamo comunque creati nell’ordine di un milione negli ultimi due o tre anni e continuiamo a crescere, anche a ritmi superiori rispetto al PIL”. Così il presidente del CNEL Renato Brunetta su Radio Radicale, nella rubrica “Rivoluzione in corso”.
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