Nel 2017, si è registrata una inversione della tendenza alla riduzione della mortalità per incidenti stradali, che sono cresciuti del 2,9% attestandosi a 3.378. Tale situazione coesiste con una riduzione, pur contenuta, del volume complessivo di incidenti con lesioni (174.933). Dati che fanno arretrare il nostro Paese dal 14° al 18° posto tra quelli europei (nel 1980 era al settimo).
La comunicazione istituzionale e l’educazione scolastica appaiono gli strumenti sui quali attuare un immediato cambio di marcia, in termini quantitativi e di obiettivi specifici. Lo hanno sostenuto il Presidente Tiziano Treu e il Segretario Generale del CNEL, Paolo Peluffo, oggi in audizione alla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati dove sono intervenuti in rappresentanza della Consulta Nazionale sulla Sicurezza stradale del CNEL nell'ambito dell'esame delle proposte di legge recanti "Modifiche al codice della strada" (C. 24 Brambilla, C. 192 Schullian, C. 193 Schullian, C. 219 Schullian, C. 234 Gebhard, C. 264 Molteni, C. 367 Comaroli, C. 681 Baldelli, C. 777 Gusmeroli, C. 1051 De Lorenzis, C. 1113 Pagani, C. 1187 Bergamini, C. 1245 Mulè, C.1358 Meloni, C.1366 Maccanti, C.1368 Scagliusi e petizione n. 38).
La comunicazione giunta venerdì 1 febbraio ha consentito solo l’avvio di una formale resa di un parere ai sensi dell’art. 99 comma 2 della Costituzione e dell’articolo 11 della legge speciale sul CNEL n. 936 del 1986, definito nelle sue procedure previste dagli articoli 8 – 9 – 10 del regolamento degli Organi del CNEL approvato nella seduta del 12 luglio 2018. Tale documento sarà dunque oggetto di un ulteriore lavoro istruttorio con l’arricchimento di posizioni anche di singole associazioni maggiormente rappresentative e di altre procedure di consultazione delle forze sociali portatrici di interessi collettivi.
Il tema della sicurezza sulla strada e degli interventi che si rendono necessari per porre le condizioni di una mobilità sicura per le persone fisiche e sostenibile, dai punti di vista economico e ambientale, è da anni oggetto di attenzione da parte degli attori sociali rappresentati al CNEL.
L’attività del Consiglio su questo tema è stata incardinata in uno specifico organismo - la Consulta nazionale per la sicurezza stradale - previsto nei principi generali del primo Piano nazionale per la sicurezza stradale adottato nel 2000 con decreto del Ministro dei lavori pubblici.
Il fenomeno degli incidenti stradali continua a rivestire, nonostante l’ultradecennale processo di miglioramento, una dimensione drammatica: nel 2017, i conducenti di autoveicoli coinvolti in incidenti stradali sono stati 324.195, caratterizzandosi come emergenza nazionale. Tra le vittime sono in aumento i pedoni, con un +5,3% (600 morti); i motociclisti con un quasi +12% (735 decessi), mentre si registra un calo dei morti tra i ciclisti e ciclomotoristi: L’aumento è accentuato su autostrade e strade extraurbane, mentre si regista un aumento assai più contenuto sulle strade urbane, con una diminuzione all’interno degli abitati.
Il CNEL nel documento presentato nell’audizione ha avanzato una serie di Osservazioni sugli emendamenti proposti al Codice della Strada, in linea con il terzo pacchetto “l’Europa in movimento” (17 maggio 2018) varato dalla Commissione Europea che prevede un programma di interventi da realizzarsi nel prossimo decennio con l’obiettivo primario di migliorare la sicurezza delle persone e dell’ambiente e promuove un approccio di sistema (“Safe system approach”) per la riduzione delle conseguenze mortali o gravemente lesive degli incidenti stradali. Questo programma fa perno sulla distribuzione degli interventi, su tre direttrici: la promozione del corretto comportamento da parte di tutti gli utenti della strada, le caratteristiche del veicolo e il contesto infrastrutturale.
La riattivazione della Consulta ricostituita con la X Consiliatura, nell’ambito della Commissione istruttoria II – Politiche sociali e sviluppo sostenibile, è curata da un gruppo di lavoro coordinato del Consigliere Giorgio Groppo, e al momento composto, dai consiglieri Gian Paolo Gualaccini e Nereo Paolo Marcucci, dal prefetto Roberto Sgalla, e dal Capo del Dipartimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri in materia di contrasto al consumo di droga, Maria Contento.
Secondo i dati ISTAT – ACI, il 40,8% delle violazioni al codice della strada sono dovute a distrazione alla guida, mancato rispetto della precedenza, velocità troppo elevata, mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza e uso del telefono cellulare alla guida. È dunque a questi comportamenti che conviene mirare la comunicazione con messaggi specifici con esplicito valore educativo, di tipo didattico (tutorial). Appare sconsigliabile perseguire una linea di comunicazione esclusivamente “emozionale”. Essa, infatti, può certamente produrre efficaci risultati artistico-comunicativi, di grande “impatto”, che non a caso sono largamente diffusi a livello internazionale (per esempio le campagne Australia e Nuova Zelanda). Il CNEL suggerisce tuttavia che, quanto meno, questa strategia comunicativa venga integrata con più precisi e puntuali comunicazioni, che descrivano specificamente i comportamenti virtuosi da seguire, senza timore di apparire didascalici.
Il Gruppo di Lavoro insediato al CNEL avvierà un ciclo di audizioni finalizzate non solo alla redazione di proposte emendative, ma anche e soprattutto a raccogliere suggerimenti dal mondo produttivo, associativo e dei trasporti su come accelerare il raggiungimento degli obiettivi
Scarica il documento presentato alla Commissione Trasporti