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UE, 1 SU 4 A RISCHIO POVERTÀ. TREU: SERVE SOCIAL COMPACT

UE, 1 SU 4 A RISCHIO POVERTÀ. TREU: SERVE SOCIAL COMPACT

21 febbraio 2019

Oggi in Europa ci sono oltre 240 milioni di occupati, il numero più alto mai registrato, ma rimane ancora alto il tasso di disoccupazione giovanile. Abbiamo all’incirca un 10% di working poor e complessivamente quasi un quarto della popolazione europea a rischio povertà”. 

Lo ha detto il Presidente del CNEL Tiziano Treu, intervenendo oggi a Bruxelles alla riunione del Comitato Economico e Sociale Europeo, sul tema del “Civil society for rEUnaissance”. L’obiettivo dei lavori è attirare l’attenzione sugli articoli 2 e 3 del Trattato sull’Unione europea con il sostegno di organizzazioni della società civile (nelle foto in Gallery alla sua sinistra, Greta Thunberg, l’attivista che ha lanciato l’appello sul futuro dei giovani). 

"La delusione che si percepisce verso l’Ue è data da una distanza tra le promesse e quanto viene realizzato. Dobbiamo passare dalle parole ai fatti con alcune azioni concrete. Per questo investire nell’Europa sociale è particolarmente importante in questo momento storico in cui si registra una tendenza negativa sulle proiezioni demografiche, vedi denatalità e invecchiamento della popolazione, e per fronteggiare i radicali mutamenti intervenuti nel mercato del lavoro - ha aggiunto Treu - Per essere all’altezza della sfida occorre prospettare la creazione di un sistema unico di welfare, un social compact sulla falsariga di quanto fatto con il Fiscal Compact, un patto sociale e istituzionale in grado di intervenire sui bisogni più urgenti delle persone a cominciare da un’assicurazione europea contro la disoccupazione da un maggior sostegno all’occupazione femminile. Rendere più ambizioso e nello stesso tempo cogente il Pilastro Sociale Europeo deve essere uno degli obiettivi principali”. 

"Parallelamente occorre rafforzare gli investimenti nei settori produttivi del futuro a cominciare dalle tecnologie digitali, in grado di porci in linea con l’ambizione da tempo enunciata di fare dell’Europa l’area più competitiva nel contesto della società e dell’economia globale. Anche qui serve un unico progetto europeo con risorse e strumenti comuni com’è stato con Industria 4.0. Le due misure, rafforzamento di investimenti sociali e di investimenti nell’innovazione, vanno tenute insieme”, ha concluso il Presidente Treu

In vista delle elezioni europee, il CNEL, nell’ambito delle sue prerogative costituzionali, ha promosso una consultazione pubblica sul futuro dell’Ue, rivolta a tutti i cittadini e in particolare ai giovani, i cui risultati saranno presentati il 9 aprile. 

La prossima riunione dei Comitati Economici e Sociali Europei si terrà a Roma, al CNEL, il 13 e 14 giugno, alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella.