L’Assemblea del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro ha dato via libera al Codice etico.
Il codice etico rappresenta la carta dei diritti e dei doveri fondamentali con cui un Organo traccia le proprie responsabilità etico-sociali, verso i cittadini e verso la comunità, e le modalità con cui vengono declinate da tutti i soggetti che lo rappresentano e vi collaborano.
Per un Organo di rango costituzionale l’adozione di un Codice rappresenta lo sviluppo diretto dei principi costituzionali di trasparenza, partecipazione, accesso, buon andamento alla luce degli artt. 3 e 97 della Costituzione e dei principi europei.
Vengono così enucleate le regole sociali e morali nonché le responsabilità etico-sociali dei componenti dell’Organo e di quanti designati dal CNEL nei vari Organismi pubblici.
«Una cultura etica nelle istituzioni pubbliche è fondamentale per restituire credibilità alle istituzioni stesse - ha affermato, come riporta una nota Gian Paolo Gualaccini, relatore del provvedimento - l'approvazione del Codice Etico del Cnel è l'attuazione concreta dell'art. 54 della Costituzione che recita "i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore".
L’Assemblea del CNEL ha approvato nella seduta del 27 febbraio 2019 un proprio Codice etico, su proposta della Giunta per il regolamento del 30 gennaio 2019.
Il CNEL ha infatti definito un proprio codice al fine di formalizzare i principi di fondo dell’attività dei Consiglieri, nell’esercizio delle funzioni loro attribuite dalla Costituzione, dalla legge n. 936 del 1986 e dai regolamenti di autonomia, e di quanti designati presso Organismi pubblici.
L’adozione da parte del CNEL di un Codice etico rappresenta un elemento positivo in quanto “registra” canoni di esercizio della “funzione” di fatto già rispettati ma che, nella loro trasposizione in disposizioni regolamentari, assumono un valore ancora più chiaro e condiviso.
Nell’elaborazione del Codice etico del CNEL si è quindi tenuto presente la finalità propria di tutti i Codici di comportamento compreso quello dei dipendenti pubblici citato, che è quello di promuovere i valori della integrità, trasparenza e partecipazione come fattori decisivi per il buon andamento dell’Istituzione.
Il richiamo operato nel nuovo articolo 7 bis del Regolamento degli Organi all’assolvimento dei compiti con disciplina ed onore è di stretta derivazione costituzionale; ci si riferisce all’articolo 54 della Costituzione in base al quale “i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”.
Tra i punti licenziati dall'ultima assemblea anche un documento di Osservazioni e proposte sulle modifiche al Codice della Strada, in discussione in Commissione Trasporti della Camera.
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