“Gli italiani sono europeisti e considerano l’Unione Europea un punto di riferimento per la ricerca di soluzioni efficaci ai problemi dell’economia, del lavoro, del welfare, la tutela ambientale e i diritti personali”, lo afferma Tiziano Treu nell'introduzione al Quaderno del CNEL sui risultati integrali della consultazione pubblica sul futuro dell’Europa, pubblicato che si è svolta dal 28 gennaio al 21 marzo 2019, a cui hanno partecipato oltre 13.400 cittadini, tra cui migliaia di giovani.
È la prima volta che in Italia viene realizzata una consultazione pubblica su un tema di interesse generale oggetto del dibattito politico.
“Dagli esiti della consultazione è emerso che i cittadini, nonostante tutto, continuano a ritenere che l’Europa sia un punto di riferimento per la ricerca di soluzioni efficaci ai problemi dell’economia, del lavoro, del welfare, alla tutela ambientale e dei diritti personali - dichiara il Presidente Treu - Non a caso le aspettative maggiori riguardano il sostegno all'occupazione, alle prestazioni di welfare, all'assistenza sanitaria, alle pari opportunità per l’accesso al mondo del lavoro, all'attenzione alla tutela ambientale e al ciclo dei rifiuti. Insomma, gli italiani si aspettano che l’Europa si mostri efficace anzitutto sul piano della tutela dei diritti, individuali e collettivi”.
Il Quaderno, dal titolo “L’Europa secondo gli italiani. I risultati della consultazione pubblica del CNEL sul futuro dell’Europa”, si apre con gli interventi del presidente CNEL Tiziano Treu, del prof. Romano Prodi e del Segretario Generale Paolo Peluffo, pronunciati in occasione della presentazione dei risultati della consultazione, lo scorso 9 aprile a Villa Lubin. Nel volume, poi, sono raccolti e presentati i risultati integrali della consultazione con le risposte alle 44 domande proposte, articolate in 4 ambiti principali (A. valori fondamentali; B. politiche economiche; C. politiche sociali; D. digitalizzazione). Ogni domanda ha richiesto al compilatore una valutazione (da 1 a 10) quale misura dell’adesione o apprezzamento per le politiche indicate e dunque dell'auspicabilità e meritevolezza, o meno, della loro promozione e perseguimento da parte dell’Unione Europea. Sono stati compilati ben 13.500 questionari, dei quali 13.417 risultati idonei per la valutazione delle risposte. I partecipanti hanno risposto validamente a 590.348 domande singole.
La consultazione, realizzata sulla base dell’articolo 10 (procedure rinforzate) del nuovo Regolamento degli Organi del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, approvato dall'Assemblea il 12 luglio 2018, che, al comma 1, lettera c) prevede la “consultazione pubblica aperta a tutti i cittadini, attraverso il sito web istituzionale” per acquisire il parere dei cittadini su un tema di interesse generale.
“Per programmare e pianificare le scelte per il futuro è ormai irrinunciabile l’ascolto degli stakeholder, in primis i cittadini. In Italia l’organismo deputato a quest’attività è il CNEL che, da alcuni mesi, ha introdotto lo strumento delle consultazioni - aggiunge il Segretario generale Peluffo - Con l’art. 99 i Padri costituenti immaginarono il CNEL proprio come casa della democrazia partecipativa. La sua forza è l’iniziativa legislativa e la possibilità di far sentire la voce delle parti sociali nel dibattito parlamentare attraverso pareri e documenti di osservazioni e proposte”.
Scarica il Quaderno della Consultazione pubblica