SCUOLA, LA MINISTRA AZZOLINA GIOVEDÌ 20 FEBBRAIO AL CNEL
L’Italia è tra i Paesi che investono meno in istruzione e formazione. All’inadeguatezza delle risorse corrisponde un dato altissimo di giovani che non studiano e non lavorano, un elevato tasso di dispersione scolastica e un basso numero di laureati.
“Accanto ad un lieve aumento nel numero di diplomati (che sono il 60,9% dei 25-64enni) e a una piccola riduzione degli abbandoni precoci, si segnala il preoccupante fenomeno della dispersione implicita: sono oltre il 7% i ragazzi diplomati alla scuola secondaria che non raggiungono le competenze fondamentali previste in italiano, matematica e inglese. La spesa pubblica dedicata all’istruzione terziaria rappresenta una percentuale pari a 1,5% della spesa pubblica italiana totale, la più bassa nell’area OCSE”.
Questi dati, contenuti nella Relazione 2019 del CNEL sulla qualità dei servizi offerti dalle Pubbliche Amministrazioni centrali e locali, indicano l’urgenza di affrontare le criticità del sistema istruzione-formazione nell’ottica di affermare, in concreto, il principio d’uguaglianza e di equità, anche nella prospettiva di migliorare le competenze e le conoscenze e, dunque, la competitività del sistema Paese.
Queste priorità saranno discusse e approfondite con la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e le parti sociali in un convegno dal titolo “Istruzione e formazione: la vera sfida per il Paese. Orientamento, Formazione permanente e Parità d’accesso”, che si terrà giovedì 20 febbraio (ore 9.30), a Roma, nella sala del Parlamentino del CNEL. Ai lavori, aperti dal Presidente CNEL Tiziano Treu e dalla Vicepresidente Gianna Fracassi, che presenterà un documento della Commissione Politiche sociali e sviluppo sostenibile sulle azioni concrete da porre in essere per rilanciare il sistema dell’istruzione e della formazione, seguirà un confronto con i rappresentanti dei corpi intermedi Pierangelo Albini, Licia Cianfriglia, Angelo Colombini, Giuseppe Massafra, Donatella Prampolini, Elvira Massimiamo e Ivana Veronese.
“Il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro ritiene che lo sviluppo sociale economico e democratico del Paese non sia conseguibile senza la crescita delle competenze e delle conoscenze delle persone. Investire in istruzione e formazione migliora anche il tasso di partecipazione al mercato del lavoro e influisce su un preoccupante e marcato processo di spopolamento ed emigrazione in corso da vari anni e che coinvolge anche le aree più sviluppate del Paese. L’istruzione, la formazione e la ricerca sono quindi centrali per lo sviluppo del Paese e per far ripartire l’ascensore sociale”, afferma la Vicepresidente Fracassi.
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