DEF 2023, LE PRIME OSSERVAZIONI DEL CNEL
“Il DEF appare seguire l’impostazione tipica del periodo pre-pandemico, quella del rigore dei conti. Si punta a portare il rapporto deficit/PIL dal 5,6% del 2022 e dal 4,35% tendenziale al 4,5% per il 2023. Per il 2024 dal 4,5% di PIL si passerebbe al 3,7%. Se si considera che la regola europea del tetto al 3% sarà ripristinata a partire dall’anno prossimo, e si guardano le stime relative al 2026, quando secondo il Governo si passerebbe da un deficit/PIL del 5,6% del 2022 - al netto degli effetti dovuti al cambio di contabilizzazione dei bonus edilizi - al 2,5%, si nota che il valore di questo “rientro” varrebbe circa 70 mld. Occorre capire da dove ricavare queste risorse, e se tale ambizioso obiettivo dovrà essere perseguito tramite la riduzione del numeratore o con l’aumento del denominatore”.