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Documentazione di riferimento

Nell'intento di ridurre al massimo i margini di discrezionalità nel processo istruttorio e di garantire uniformità di valutazione, la Commissione per le politiche del lavoro e dei sistemi produttivi (II), nella seduta del 25 maggio 2011, ha deliberato all'unanimità i criteri che dettagliano il disposto dell'articolo 26, comma 3, del decreto legislativo.

Legge del 14 gennaio 2013, n.4

"Disposizioni in materia di professioni non organizzate ".
Pubblicata nella Gazz. Uff. 26 gennaio 2013, n.22

Secondo quanto prevede la nuova disciplina sulle professioni non organizzate in ordini o collegi (legge del 14 gennaio 2013, n. 4) è disponibile sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico l'elenco delle professioni che dichiarano il possesso delle caratteristiche previste dagli articoli 2, 4 e 5 della citata legge.
Tale elenco - avente una finalità esclusivamente informativa e non un riconoscimento giuridico, un valore di graduatoria o di rilascio di giudizi di affidabilità da parte del Ministero - risponde prioritariamente ad esigenze di trasparenza fornendo al cliente dei servizi professionali, sia esso consumatore che impresa, uno strumento per orientare la propria scelta.
In questo ambito, le associazioni professionali si conformano alle finalità che la legge rimette alle associazioni, anche per consentire agli utenti e agli stessi professionisti la conoscenza di elementi utili sugli organismi che, tra gli altri, riuniscono gli operatori del mercato dei servizi professionali.

Per i dettagli si rimanda al sito del Ministero dello Sviluppo Economico.

Documenti sull'attività del CNEL nella VIII Consiliatura (2005-2010) in materia lavoro professionale

IV e V Rapporto di monitoraggio sulle professioni non regolamentate

Il tema del lavoro professionale è da anni oggetto di studio delle Parti sociali rappresentate al CNEL, ed in particolare della Commissione politiche del lavoro. Con cinque rapporti di monitoraggio, conclusi nella VII consiliatura (cioè nel 2005), il CNEL ha aggiornato periodicamente una "banca dati sulle associazioni" e un "elenco delle associazioni delle professioni non regolamentate" che avevano l'intento unicamente conoscitivo di far luce sul mondo delle professioni non regolamentate. Il CNEL indicava anche quali fra queste associazioni si distinguevano per aver fornito al CNEL una piena documentazione sulla propria attività e i propri iscritti.
Questa linea di attività del CNEL è stata superata con il decreto legislativo 9 novembre 2006 n. 206, che stabilisce che nella definizione delle piattaforme comuni siano coinvolte, con procedure diverse, le professioni regolamentate e le associazioni rappresentative sul territorio nazionale delle professioni non regolamentate. Il decreto prevede che l'individuazione delle associazioni dotate dei requisiti avvenga con decreto del Ministero della giustizia, di concerto con il Ministro per le politiche europee e del Ministro competente per materia, previo parere del CNEL.