“Una realtà di luci e ombre, questo è il quadro che emerge dalla Relazione sui servizi pubblici che presentiamo oggi. Più luci che ombre, ma dobbiamo saper ascoltare questo mondo complesso, questa foresta multifunzionale, e dire come stanno le cose. Questo è il compito assegnato al CNEL. Serve trasparenza. Come disse Lord Kelvin ‘Ciò che non si misura, non può essere migliorato’. E' quel che siamo chiamati a fare, misurare e dar conto di quel che avviene in un settore così incredibilmente speciale come quello dei servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione”. Così il presidente del CNEL Renato Brunetta in occasione della presentazione della Relazione CNEL sui servizi pubblici.
SERVE RETE DI PRESIDI TERRITORIALI
“La missione affidata al CNEL in materia di analisi e valutazione della qualità dei servizi pubblici nazionali e locali – ha evidenziato il presidente Brunetta – può e deve essere integrata, in un processo virtuoso all’insegna della complementarietà e della prossimità, dall’azione preziosa e capillare del sistema delle autonomie locali, così come di quella delle associazioni di tutela e rappresentanza dei cittadini e dei consumatori. L’obiettivo verso il quale vogliamo indirizzare le future Relazioni sui servizi pubblici è quello di un CNEL che funga sempre più da hub e snodo di raccordo di una rete territoriale di presidi pubblici in grado di affiancarci nell’attività di analisi e valutazione dei servizi, a partire da quelli che incidono maggiormente sulla qualità della vita e i tempi di lavoro dei cittadini e delle famiglie. Penso ad esperienze già in atto quali l’Agenzia per il controllo sui servizi pubblici locali di Roma Capitale (ACOS) con cui pure abbiamo volutamente sottoscritto un accordo sperimentale qualche mese addietro, che ad avviso del CNEL dovrebbero essere autonomamente replicate e diffuse perlomeno nelle città metropolitane dai rispettivi Comuni, valorizzando ancor più il ruolo fondamentale dei corpi intermedi e delle associazioni di rappresentanza degli interessi diffusi degli utenti”.
SERVIZI CHE SERVONO IN PARTICOLAR MODO AI PIÙ DEBOLI
“Se vediamo un pronto soccorso – ha aggiunto Brunetta – preso d’assalto o un incidente nei trasporti pensiamo che tutti i servizi non funzionano, ma non è così. La PA è fatta di tante reti che rispondono e che ci sono. La pubblica amministrazione c'è, la sicurezza c’è, la scuola c'è. Non sempre come vorremmo, non sempre come i bisogni richiederebbero, ma quel che emerge è che vi è un'offerta straordinaria. Un’offerta di prodotti e di servizi che servono alla gente normale, alla gran parte degli italiani e che servono in particolar modo ai più deboli che non si possono permettere di acquistare quei prodotti e quei servizi in un mercato parallelo”.
CNEL VUOLE DARE VOCE AI CITTADINI
“Quest’anno, pur nel solco di una continuità con il passato, – ha aggiunto Brunetta – abbiamo introdotto nella Relazione sui servizi pubblici tante novità, in primo luogo con un approccio maggiormente orientato alla valutazione dell’impatto su chi usufruisce dei servizi. Vogliamo innanzitutto dare voce agli utenti. Vogliamo fare del CNEL il punto d’incontro dove poter raccogliere le tante voci che provengono dai cittadini, il punto di incontro per tutte le organizzazioni dei cittadini che cercano di migliorare l'offerta dei servizi pubblici, anche in un’ottica di sinergia tra pubblico e il privato".
ZANGRILLO: DOBBIAMO ASCOLTARE I NOSTRI CLIENTI
“La Relazione sui servizi pubblici del CNEL – ha detto il ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo – è uno strumento di grande rilievo e molto prezioso per capire quale direzione prendere. Un punto essenziale nella capacità della Pubblica Amministrazione di rispondere ai bisogni degli utenti e mettere al centro la persona. Lo si fa dialogando con i cittadini e con le imprese, cioè con i nostri clienti. Dobbiamo ascoltare i nostri clienti. L'aggiornamento delle norme è necessario ma non è tutto. Per rendere efficaci le norme è fondamentale far camminare i cambiamenti con le gambe del nostro personale, i lavoratori della macchina pubblica".
SEVERINO: BISOGNA SELEZIONARE I DIRIGENTI MIGLIORI E POI FORMARLI
“Serve qualcosa che ci dica se gli sforzi per migliorare la PA – ha sottolineato Paola Severino, presidente SNA – siano andati a buon fine e per questo è fondamentale il lavoro svolto dal CNEL nel predisporre la Relazione sui servizi pubblici. Quel che mi preme sottolineare è l’importanza della selezione dei dirigenti pubblici. Dobbiamo scegliere i migliori. Oggi possiamo dire che la nostra PA è molto meglio di tante altre proprio per la capacità di selezionare. Bisogna scegliere i migliori e poi continuare a formarli, perché questa loro competenza sia sempre garantita”.
FEDRIGA: CAPIRE LE ESIGENZE DELL’UTENZA
“La presentazione della Relazione sui servizi pubblici – ha dichiarato Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza Regioni e Province Autonome – rientra pienamente nell’ambito dell’accordo che abbiamo siglato con il CNEL nei mesi scorsi, perché ci aiuta a rafforzare i servizi che eroghiamo. Ritengo che la scelta di partire dal basso sia fondamentale. Dobbiamo capire le esigenze dell’utenza e definire le procedure sulla base di quelle esigenze e non il contrario, altrimenti penalizziamo la PA. La Pubblica Amministrazione tante volte si trova in difficoltà per scarsa trasparenza e scarsa semplificazione”.
PELLA: RUOLO ESSENZIALE DEGLI ENTI LOCALI
“Gli enti locali svolgono ruolo essenziale – affermato Roberto Pella, presidente f.f. di ANCI – nell’offerta di servizi sul territorio e nel rapporto che la PA ha con i cittadini e con le aziende. Il settore dei servizi pubblici è stato oggetto di significative novità e importanti innovazioni negli ultimi anni, anche sul piano locale, sia sul piano dell’affidamento che della regolazione. La Relazione del CNEL è importante non solo perché ci fornisce una fotografia ma anche perché è di stimolo per migliore la performance dei nostri servizi”.
ROMOLI: FATTIVA COLLABORAZIONE CON IL CNEL
“Abbiamo accolto con grande interesse – ha evidenziato il presidente di UPI Lazio Alessandro Romoli – l’invito del CNEL ad avviare una fattiva collaborazione, anche nell’ottica della realizzazione della Relazione sui servizi pubblici, per raccogliere i dati e per garantire un approccio ancor più capillare. Le Province possono cogliere e capire le tendenze e le necessità dei territori. Ma abbiamo bisogno di una riforma che preveda una riorganizzazione delle funzioni. Occorre ristabilire un coordinamento che possa essere attento alle esigenze locali”.
NADDEO: CONTRATTI NON SONO SOLO TRATTAMENTO ECONOMICO
“Il problema dei contratti pubblici è la concezione che le amministrazioni ne hanno. Il contratto – ha sottolineato Antonio Naddeo, presidente ARAN – va oltre il trattamento economico ed include tanti altri fattori. In particolare, il contratto nel pubblico impiego non è solo parte economica ma anche lavoro agile, merito, performance, formazione. Se il contratto è visto dalle amministrazioni come un mero adempimento allora sicuramente verrà applicato in maniera precisa ma si perderà il senso vero che questo strumento può avere”.
ANASTASI: VALUTAZIONE DEL MERITO NON SIA FINE A SÉ STESSA
“Il merito è un processo – ha detto Giovanni Anastasi, presidente del Formez – che deve essere sottoposto a criteri di oggettività e trasparenza, ma soprattutto deve produrre conseguenze altrimenti è fine a se stesso. Questo vuol dire che nel momento in cui una persona viene valutata allora la formazione va calibrata e mirata su quel che emerge dalla valutazione. La nostra mission principale, come Formez, è di sostenere e supportare le pubbliche amministrazioni, per aiutarle ad erogare servizi più efficienti ai cittadini. Per far questo, in quanto laboratorio delle pubbliche amministrazioni, abbiamo assegnato indicatori facilmente monitorabili e strettamente correlati al concetto di valore pubblico”.
MALLEN: PA SEMPRE PIÙ ORIENTATA A VALUTARE IMPATTO SERVIZI
“La Relazione CNEL sui servizi pubblici di quest’anno – ha detto Marcella Mallen, consigliera CNEL e coordinatrice della Relazione stessa – è stata impostata con una metodologia e un approccio innovativo, soprattutto dal punto di vista della misurazione della performance della PA, che diventa oggi sempre più orientata alla valutazione dell’impatto generato sugli utenti dei servizi pubblici e sulla sostenibilità, che promuove un benessere duraturo e inclusivo”.
GERIA: PIÙ INVESTIMENTI E MIGLIORARE GOVERNANCE MULTILIVELLO
“Misurare l’impatto della qualità dei servizi pubblici – ha affermato Alessandro Geria, consigliere CNEL e coordinatore dell’Osservatorio Nazionale Servizi Sociali Territoriali – non è cosa facile, perché le differenze territoriali giocano un ruolo molto rilevante. Il lavoro di analisi alla base della Relazione ha evidenziato un aumento della spesa pubblica per la protezione sociale, ma nonostante ciò bisogna lavorare sul fronte degli investimenti, che in alcuni casi sono ancora troppo scarsi. Occorre anche risolvere i problemi legati alla governance multilivello, che non sempre consente ai piccoli Comuni di affrontare le diseguaglianze sociali”.
PIRANI: INDIVIDUAZIONE DI BUONE PRATICHE COME OPPORTUNITÀ DI CRESCITA DELLA PA
“L’individuazione di buone pratiche rappresenta una novità della Relazione 2024 ed è un importante occasione di crescita per la PA. Quest’anno abbiamo esteso il campo di valutazione non solo alle pubbliche amministrazioni centrali e locali, ma anche alle aziende di servizio pubblico. La valutazione è partita dal basso, grazie al coinvolgimento dei rappresentanti dei consumatori. È un approccio nuovo, che accresce la capacità di fornire strumenti volti a migliorare le performance della PA, valorizzando l’ottica degli utenti finali”. Lo ha affermato Paolo Pirani, consigliere CNEL e coordinatore del Forum permanente per la cultura del consumo responsabile e sostenibile.
Sono intervenuti, inoltre, Efisio Gonario Espa, professore presso l'Università Luiss Guido Carli; Emanuele Padovani, docente all'Università degli Studi di Bologna; Carla Collicelli, ricercatore del CNR e membro del team ASviS (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile).
Leggi qui le principali evidenze della Relazione del CNEL sui servizi pubblici, presentata oggi pomeriggio a Villa Lubin.
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