Vai al menu principale Vai al contenuto principale

Notizie

«febbraio 2025»
lunmarmergiovensabdom
272829303112
3456789
10111213141516
17181920212223
242526272812
3456789

CNEL, IN COMMISSIONE INFORMAZIONE ANALISI DUMPING CONTRATTUALE

CNEL, IN COMMISSIONE INFORMAZIONE ANALISI DUMPING CONTRATTUALE

Importanti scostamenti nella retribuzione a seconda del CCNL applicato

16 gennaio 2025

La Commissione dell’Informazione del CNEL, presieduta dal consigliere Michele Tiraboschi, ha tenuto oggi un seminario con la partecipazione della professoressa Silvia Ciucciovino dell’Università di Roma Tre e il ricercatore dell’Università di Modena Giovanni Piglialarmi, durante il quale si è affrontato il tema del cosiddetto dumping contrattuale con un approccio comparativo applicato ad alcuni contratti collettivi, esaminando le ricadute economiche e normative per le imprese e i lavoratori. Sono stati presi in esame 4 CCNL del settore terziario: CCNL Confcommercio (codice H011), CCNL ANPIT (codice H024), CCNL CIFA Confsal (H03A) CCNL Federterziario UGL (H02P). Sui CCNL è stata svolta un’analisi comparativa della retribuzione mensile media riferita a 5 figure professionali (commesso addetto alla vendita, capo-reparto, specialista, sviluppatore software e impiegato amministrativo). L’analisi mette in luce importanti scostamenti nella retribuzione a seconda del CCNL applicato, scostamenti che ad esempio sulla qualifica del commesso addetto alla vendita arrivano a ben 415 euro mensili: da 1718,75 euro del CCNL Confcommercio, livello 4°, a 1304,55 del CCNL ANPIT, livello D1. Il differenziale retributivo è pari a 155 euro mensili per un’altra qualifica, quella del capo-reparto. La differenza persiste nelle maggiorazioni applicabili, ad esempio, per il lavoro notturno (differenze del 5% fra i CCNL) per il lavoro straordinario festivo (differenza del 16%), nella maturazione di permessi retribuiti (da 104 ore annue a 32, a seconda del CCNL applicato).

Differenze notevoli riguardano anche i costi della partecipazione a enti bilaterali per singolo inquadramento. Per quanto riguarda la figura dell’apprendista, che coinvolge tipicamente i giovani, il differenziale retributivo, ad esempio prendendo a riferimento l’ultimo periodo di apprendistato, passa da una retribuzione lorda annua di 22.419,04 euro nel CCNL Confcommercio a 13.875,62 euro nel CCNL ANPIT. L’indagine di Piglialarmi fa emergere che la retribuzione mensile dovuta a un cassiere comune inquadrato al livello IV al quale è applicato il CCNL H011 è pari a un minimo tabellare di 1716,68 euro mensili, cui vanno aggiunti 2,07 euro mensili dovuti per il terzo elemento nazionale, eventualmente altri 58,15 euro nel caso che il lavoratore non sia stato iscritto ai fondi contrattuali e bilaterali, più la quattordicesima mensilità. La retribuzione mensile dovuta al cassiere comune inquadrato al livello C2, al quale sia applicato il CCNL H024, è pari a 1458,72 euro mensili a titolo di paga base conglobata, cui si aggiungono l’elemento perequativo regionale (che varia da 38 a 92 euro) più l’indennità di mancata contrattazione aziendale (per il lavoratore inquadrato in C2 è pari a 75 euro), mentre non è prevista la quattordicesima. Il differenziale per il cassiere, a conti fatti, ammonta a circa 250 euro mensili.

Il seminario di oggi dimostra la centralità della funzione della Commissione dell’Informazione nel favorire la comprensione dei fenomeni utilizzando fonti istituzionali. Attraverso l’Archivio dei CCNL e la banca dati, la Commissione svolge una funzione di servizio pubblico, che potenzia la trasparenza e la conoscenza delle dinamiche del lavoro e della contrattazione collettiva.

Cliccare qui per la presentazione "CCNL e competizione contrattuale nel settore terziario"

Cliccare qui per la presentazione "Anatomia della contrattazione collettiva pirata. Spunti di riflessione sul dumping contrattuale in Italia"

ph: M.D'Alessandro